La Nuova Sardegna

Olbia

L’ex arsenale ritorna alla Regione

L’ex arsenale ritorna alla Regione

La Maddalena, l’hotel a 5 stelle passa nelle mani dell’ente che dovrà deciderne il futuro

17 marzo 2018
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LA MADDALENA. Le chiavi dell’ex arsenale ritornano nelle mani della Regione. Dieci anni fa il passaggio di consegne della struttura di Moneta alla Mita resort era stata salutata con gioia e speranza. Doveva essere l’inizio della rinascita per l’isola candidata a essere star internazionale grazie al G8. Oggi la comunità isolana saluta il ritorno dell’hotel a 5 stelle nelle mani della Regione con realismo, senza farsi troppe illusioni. La procedura di passaggio verrà ultimata la prossima settimana.. La data fissata dalla commissione tecnica che aveva il compito di procedere con la ricognizione dello stato dei luoghi, è giovedì 22 marzo. Per quel giorno l’Agenzia del Demanio ridarà le chiavi ai funzionari regionali. Con la firma del verbale di riconsegna si metterà fine a un lungo braccio di ferro.

L’ex Arsenale per lungo tempo è rimasto bloccato nelle sabbie mobili della burocrazia. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, si era impegnato a risolvere il problema. Ci sono voluti parecchi anni e una bella dose di perseveranza. A dicembre dello scorso anno un’intesa tra lo Stato e la Regione ha sancito il passaggio della struttura. E una dotazione finanziaria di 50milioni di euro nelle mani cagliaritane per dare un futuro all’ex arsenale.

L’albergo a 5 stelle era stato dato in concessione per 40 anni alla Mita, la società della famiglia Marcegaglia a un canone di 60 mila euro all'anno. Mita aveva speso quasi 10 milioni per gli arredi, ma di fatto né l’hotel né il porto erano mai entrati in funzione. Colpa prima dell’inchiesta sul G8, poi della mancata bonifica dello specchio di mare davanti al Porto arsenale. Lì si trovano amianto, idrocarburi e residui di carbone. La Mita aveva fatto causa e chiedeva 200 milioni di euro di risarcimento allo Stato. Il tribunale gliene aveva riconosciuto 38. La mediazione della Regione ha consentito di chiudere il contenzioso a 21 milioni di euro. (se.lu.)

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