Le ex batterie di Capo d’Orso alla Regione
Gli edifici fanno parte dei 30 beni trasferiti dallo Stato. C’è anche la caserma della Finanza a Olbia
19 marzo 2018
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PALAU. Ci sono anche le ex batterie militari di Capo d’Orso tra i beni ceduti dallo Stato alla Regione. Un lungo elenco che riguarda tutta la Sardegna. Trenta beni in tutto. In Gallura oltre agli edifici di Palau c’è anche l’ex caserma della finanza di Corso Umberto, a Olbia, inizialmente destinata a ospitare l’università.
Una bella notizia per Palau che solo qualche settimana fa ha ricevuto 1 milione di euro dal ministero per restaurare le batterie militari di Monte Altura e Capo d’Orso. Un intervento architettonico-ambientale importante che si colloca nel ruolo strategico del patrimonio culturale delle politiche di tutela, sviluppo, promozione del territorio e valorizzazione turistica. Soddisfatto dell’operazione di trasferimento dallo Stato alla Regione dei trenta beni storici l’assessore regionale agli Enti locali Cristiano Erriu. «È la prima volta dal 2006, cioè da quando è nata la commissione paritetica Stato-Regione per il trasferimento dei beni artistici che viene individuato un primo elenco di immobili di da trasferire dallo Stato alla Regione. Si istituzionalizza una modalità operativa che da oggi in poi potrà procedere più spedita nel trasferimento di ulteriori beni identitari di particolare pregio, come i siti archeologici».
Una bella notizia per Palau che solo qualche settimana fa ha ricevuto 1 milione di euro dal ministero per restaurare le batterie militari di Monte Altura e Capo d’Orso. Un intervento architettonico-ambientale importante che si colloca nel ruolo strategico del patrimonio culturale delle politiche di tutela, sviluppo, promozione del territorio e valorizzazione turistica. Soddisfatto dell’operazione di trasferimento dallo Stato alla Regione dei trenta beni storici l’assessore regionale agli Enti locali Cristiano Erriu. «È la prima volta dal 2006, cioè da quando è nata la commissione paritetica Stato-Regione per il trasferimento dei beni artistici che viene individuato un primo elenco di immobili di da trasferire dallo Stato alla Regione. Si istituzionalizza una modalità operativa che da oggi in poi potrà procedere più spedita nel trasferimento di ulteriori beni identitari di particolare pregio, come i siti archeologici».