La Nuova Sardegna

Olbia

la storia 

L’antica Olbia dai fenici fino ai cristiani

OLBIA. La necropoli di San Simplicio resterà sempre aperta. La gestione sarà nelle mani dell’Aspo fino al 31 dicembre e poi il Comune si muoverà per affidare il museo a un gruppo di professionisti....

03 aprile 2018
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OLBIA. La necropoli di San Simplicio resterà sempre aperta. La gestione sarà nelle mani dell’Aspo fino al 31 dicembre e poi il Comune si muoverà per affidare il museo a un gruppo di professionisti. Per entrare si paga 5 euro, per il servizio guida con l’archeologa o tramite audioguida. Oggi il giorno di chiusura. Quindi la necropoli riaprirà domani dalle 17 alle 20 e giovedì dalle 10 alle 13, in occasione della prima nave da crociera dell’anno. Venerdì e sabato dalle 17 alle 20 e domenica chiuso. Gli orari saranno man mano modulati a seconda del periodo e delle stagioni. L’Aspo, inoltre, ha previsto anche pacchetti e prezzi speciali per i gruppi, compreso un giro sul trenino turistico. Sul posto lo staff dell’Aspo, presieduta da Massimo Putzu, e dell’ufficio turistico comunale.

Cosa si vede. Chi visita la necropoli può scoprire la stratificazione della città, passando per le epoche fenicia, greca, cartaginese, romana e giudicale. La collina dove sorge la basilica di San Simplicio è sempre stata un luogo di culto, dai fenici ai cristiani, mentre in età romana era stata creata una grande necropoli attorno al tempio dedicato alla dea Cerere. E quindi oggi si possono ammirare le tombe romane, la rampa di accesso al tempio, due pozzi greci, corredi funerari e una fornace medievale utilizzata per la costruzione della basilica. Il museo sotterraneo era stato realizzato dall’amministrazione Giovannelli per preservare parte della necropoli (in tutto 450 tombe) spuntata fuori durante i lavori per la nuova piazza di San Simplicio, nel 2011.

Museo aperto. A dicembre la giunta Nizzi, con una delibera proposta dall’assessore alla Cultura Sabrina Serra, aveva affidato la gestione all’Aspo, che si occupa anche della promozione. Adesso resta la speranza che anche il museo archeologico sull’isola Peddone venga rilanciato al più presto. L’obiettivo è far funzionare la struttura come un vero museo. Il Comune, comunque, ha già messo a norma l’edificio e sta portando avanti l’iter per l’accesso al circuito museale regionale e nazionale. (d.b.)

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