La Nuova Sardegna

Olbia

“Sardegna in cento chiese” ecco i soldi per la Gallura

di Angelo Mavuli
“Sardegna in cento chiese” ecco i soldi per la Gallura

Regione e Diocesi finanziano con un milione e mezzo gli interventi di restauro Verranno sistemati otto edifici di culto dal grande valore storico e culturale

05 aprile 2018
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TEMPIO. Diventa operativo in Gallura, fra la Regione Sardegna e la Diocesi di Tempio-Ampurias, l’accordo con la Conferenza Episcopale sarda per il restauro di chiese aventi valore storico-culturale. Lo hanno reso noto con un comunicato congiunto gli assessori regionali degli Enti Locali Cristiano Erriu e della Programmazione Raffaele Paci che avviano così l’applicazione del protocollo firmato nel giugno scorso con l’Unione dei Comuni Alta Gallura, nell’ambito di un più ampio e variegato progetto definito “La Città di Paesi della Gallura”.

«Il tavolo operativo attivato dalla Regione e dalla Conferenza episcopale sarda - sottolinea l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu -, ha prodotto i primi risultati, frutto di un dialogo costante che ha portato a individuare le prime chiese destinatarie di un contributo finanziario ed unitario di un milione e mezzo, sia da parte della Regione che della Chiesa sarda, che utilizzerà risorse dell’8 per mille. L’obiettivo finale è quello di procedere con altri accordi similari con altre diocesi, alla riqualificazione di 100 chiese in tutta l’Isola».

Da qui il nome del progetto “Sardegna in cento Chiese”, inserite all’interno di percorsi di valorizzazione e fruizione culturale, turistica e religiosa, sempre con il coinvolgimento e l’attiva partecipazione di Comuni e Unioni di Comuni su base territoriale. Del progetto, che ora, anche con la bella stagione, è sperabile abbia nuovi impulsi, aveva parlato nel settembre dello scorso anno durante una conferenza stampa all’Unione dei comuni Alta Gallura, don Francesco Tamponi, intervenuto nella duplice veste di direttore dell’Ufficio diocesano e delegato regionale per i Beni Culturali della Sardegna.

In quell’occasione, fra l’Ufficio Beni Culturali della nostra Diocesi e l’Unione dei Comuni Alta Gallura era stata firmata la convezione per il restauro, la funzionalizzazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche in otto chieste campestri per un importo complessivo di un milione e 500mila euro.

Gli imminenti interventi di recupero e restauro riguarderanno: San Simplicio di Luogosanto (90mila euro); San Pietro di Silonis a Luras (455mila euro); San Giovanni Battista a Tempio (155mila euro); Sant’Andrea a Luogosanto (120mila euro); SS Trinità a Tempio (100mila euro); Sant’Antonio da Padova di Li Colti a Trinità d’Agultu (280mila euro); San Pancrazio di Aglientu (120mila euro) e infine S. Gavino di Petra Baina a Viddalba (180mila euro).

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