La Nuova Sardegna

Olbia

Air Italy, l’allarme dei sindacati

di Dario Budroni
Air Italy, l’allarme dei sindacati

L’appello alla Regione: «Nessuno sviluppo per Olbia, ora intervenga Pigliaru»

08 aprile 2018
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OLBIA. I sindacati sono sempre più sul piede di guerra. I movimenti di Air Italy, tutti indirizzati verso l’aeroporto di Malpensa, potrebbero trasformarsi in un duro colpo per Olbia. L’assessore regionale ai Trasporti Carlo Careddu, dopo l’allarme lanciato dai sindacati qualche giorno fa, ha prontamente convocato i vertici di Air Italy per vigilare sul fatto che la Sardegna rimanga al centro dei piani di sviluppo. Ma adesso gli stessi sindacati, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl trasporto aereo, Anpac e Anpav, chiedono all’assessore regionale di poter partecipare all’incontro. «Le grandi manovre del management di Air Italy continuano a spostare attività e quindi posti di lavoro dalla base olbiese verso Malpensa, con la conseguenza che, qualora tale diaspora di personale operativo non dovesse arrestarsi, a Olbia non ci sarà più alcuna ragione di permanenza anche della sede amministrativa e dei suoi addetti – spiegano i sindacati –. L’operativo estivo da e per la Sardegna è addirittura inferiore rispetto a quello dell’estate 2017. Ancora nessuno dei lavoratori licenziati è stato richiamato in servizio e il triennio di moratoria è in gran parte ormai trascorso». Poi la richiesta di partecipare all’incontro in Regione e si appellano a Pigliaru. «Data la delicatezza dell’argomento, senza un reale contraddittorio, l’incontro è destinato a risolversi in un puro esercizio autoreferenziale – sostengono i sindacati –. Ed è per questo che riteniamo fondamentale la discesa in campo anche del presidente Francesco Pigliaru che, in più di una occasione, non ha mancato di sottolineare l’importante ruolo che la presidenza della giunta, insieme all’assessore Careddu e al ministro Delrio, avrebbe contribuito all’atteso closing con la compagnia aerea del Qatar garantendo che la Sardegna sarebbe rimasta centrale nel progetto di rilancio e che gli asset sardi sarebbero stati addirittura implementati, permettendo così il riassorbimento di gran parte degli esuberi». Quindi l’invito: «Chiediamo che l’incontro, al quale dovrebbe partecipare anche la massima autorità regionale, si svolga in contraddittorio con i rappresentanti dei lavoratori».

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