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Olbia, tassa di soggiorno: sarà il Comune a stanare i furbetti

Olbia, tassa di soggiorno: sarà il Comune a stanare i furbetti

Gli albergatori non pagheranno di tasca l’imposta di soggiorno dei turisti furbetti

11 aprile 2018
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OLBIA. Gli albergatori non pagheranno di tasca l’imposta di soggiorno dei turisti furbetti. Anche su questo punto, introdotto con una modifica al regolamento nell’ultimo Consiglio comunale, il sindaco Settimo Nizzi apre alle richieste degli imprenditori dell’accoglienza.

 La novità, contestata in aula dal consigliere del Movimento 5 stelle, Roberto Ferinaio, prevedeva l’obbligo per gli albergatori di versare le quote che i vacanzieri non avessero pagato. «Ci sarà una direttiva del dirigente – spiega il primo cittadino –. Chi si rifiuterà di versare l’imposta di soggiorno dovrà compilare un documento che gli albergatori invieranno al Comune con un documento di identità delle persone non paganti. Saremo poi noi a preoccuparci di accertare il mancato versamento e ottenerlo».

Nel faccia a faccia con l’amministrazione gli albergatori hanno ribadito la loro contrarietà all’imposta di soggiorno come elaborata dall’amministrazione Nizzi. In particolare il balzello invernale. Un punto fermo di principio che non ha impedito di proseguire sulla linea del dialogo.

«Abbiamo chiesto di partecipare in modo attivo alla definizione degli obiettivi da realizzare con gli introiti dell’imposta – sottolinea il presidente regionale Federalberghi Paolo Manca –. È importante che su ogni iniziativa realizzata sia sottolineato il contributo che arriva dalle quote versate dai vacanzieri. Uno perché il turista che la paga vede i suoi soldi investiti per migliorare la sua permanenza in città. Due perché gli albergatori che fanno gli “esattori” ci mettono la faccia ma possono dire di offrire maggiori servizi». (se.lu.)
 

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