La Nuova Sardegna

Olbia

Monumenti aperti un nuovo viaggio nella storia cittadina

di Dario Budroni
Monumenti aperti un nuovo viaggio nella storia cittadina

Il 5 e 6 maggio saranno visitabili 15 siti e aree archeologiche In prima fila il Comune, gli studenti e numerose associazioni

13 aprile 2018
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OLBIA. Gli studenti sono immersi nello studio della storia olbiese. Il motivo è questo: tra meno di un mese dovranno essere loro a guidare i visitatori alla scoperta del passato millenario della città. La nuova edizione di «Monumenti aperti» sarà di un certo livello. Non solo musei, acquedotti e nuraghi da visitare, ma anche una lunghissima serie di eventi collaterali che per due giorni animerà la città. La manifestazione, a livello regionale organizzata dall’associazione Imago Mundi, a Olbia si svolgerà sabato 5 e domenica 6 maggio. In prima linea il Comune e le scuole, più numerose associazioni cittadine. In tutto si potranno visitare quindici monumenti: tempio e necropoli di San Simplicio, terme romane, biblioteca, mura e isolato punico, castello di Pedres, nuraghe Riu Mulinu, acquedotto romano, museo archeologico con le sue navi di età imperiale, tomba dei giganti, pozzo sacro, foro romano, le chiese di San Simplicio e San Paolo e per la prima volta la torre di avvistamento di epoca cartaginese, che si trova a Punta Nuraghe a Porto Rotondo. Naturalmente le visite saranno gratuite grazie al lavoro degli studenti–volontari delle scuole superiori Gramsci, Mossa, De André, Deffenu, Panedda e Amsicora, più la scuola primaria di via Vicenza. «Abbiamo preparato un calendario molto ricco – commenta Sabrina Serra, assessore alla Cultura –. Apriremo la città usando le migliori energie di Olbia. E questo, tra l’altro, in un periodo di spalla della stagione». A coordinare «Monumenti aperti» sarà la docente del Gramsci e archeologa Letizia Fraschini. Alla presentazione della manifestazione hanno partecipato il soprintendente Rubens D’Oriano, l’archeologo Francesco Carrera, anche lui della soprintendenza, l’assessore al Turismo Marco Balata e Franco Sardi di Imago Mundi.

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