La Nuova Sardegna

Olbia

Una piazza per Isabelle Vanbelle fu uccisa a fucilate dall’ex marito

di Serena Lullia
Una piazza per Isabelle Vanbelle fu uccisa a fucilate dall’ex marito

Giovedì la cerimonia voluta da Comune e commissione Pari opportunità e un Consiglio aperto Il sindaco Lai: «Una dedica speciale per non dimenticare quanto accaduto e impedire che si ripeta»

16 aprile 2018
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LOIRI . Aveva 37 anni e un bimbo di otto. Isabelle Vanbelle, origine belga ma sarda di adozione, fu uccisa dall’ex marito con una fucilata al petto l’11 ottobre del 2005, nella sua casa di Azzanì. Un uxoricidio dalla violenza sconcertante, quando ancora il termine femminicidio non era entrato nel linguaggio comune e non era ancora chiaro quanto grave e diffuso fosse il fenomeno.

Al ricordo di quella giovane mamma il Comune ha deciso di intitolare la piazzetta all’ingresso del municipio. Una dedica speciale che avverrà il 19 aprile nella giornata ribattezzata “Perché nessuna luce si spenga più”, organizzata i con la commissione regionale Pari opportunità. Alle 18,30, nell’aula di via Dante Alighieri, si svolgerà un Consiglio comunale aperto a cui parteciperanno maggioranza e opposizione, la commissione regionale Pari opportunità e le associazioni antiviolenza che operano sul territorio.

Ad Azzanì, frazione di Loiri, nel 2005 Isabelle Vanbelle fu uccisa dall’ex marito, Gesuino Saba, con un colpo di fucile al petto. Un omicidio annunciato. Una settimana prima, alla fine dell’udienza per la separazione, Saba rivolgendosi alla moglie disse: “Non finisce qui”. E infatti il mattino dell’11 ottobre attese che il figlio andasse a scuola per poi scatenare tutta la sua violenza contro la donna. Saba non accettava che il loro matrimonio potesse finire. Lei era una cosa di sua proprietà. Senza di lui la sua vita doveva finire. Un omicidio efferato che scosse profondamente la comunità di Loiri. E ancora oggi quanto accaduto è un ricordo doloroso. «Quando siamo stati contattati dalla commissione regionale Pari opportunità, insieme all’assessore ai Servizi sociali Gelsomino abbiamo deciso subito di aderire a questa iniziativa, scegliendo un nome significativo per la giornata del 19 aprile “Perché nessuna luce si spenga più” – spiega il sindaco Francesco Lai –. Crediamo fortemente che conservare la memoria di quanto accaduto possa servire affinché certi gesti non vengano più commessi. Abbiamo quindi deciso di dedicare al ricordo di Isabelle la piazza davanti all’ingresso del Comune».

La madre di Isabelle e il figlio sono stati invitati a partecipare alla cerimonia. Non potranno essere presenti ma hanno inviato un pensiero di ringraziamento che sarà letto durante il Consiglio comunale di giovedì. «Il progetto – sottolineano dalla commissione Pari opportunità – si inserisce nelle attività di sensibilizzazione delle comunità verso il fenomeno della violenza di genere. Affinché si interroghino e isolino senza tentativo di giustificazione, chi della violenza fa il proprio linguaggio». (se.lu.)

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