La Nuova Sardegna

Olbia

Mater Olbia, nuovo ad e futuro incerto

di Stefania Puorro
Mater Olbia, nuovo ad e futuro incerto

Giovanni Raimondi, presidente della fondazione Gemelli, al posto di Marco Elefanti. Si parla di altri 6 mesi prima di aprire

18 aprile 2018
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OLBIA. La notizia è passata inosservata. Eppure circolava, in questi giorni. Insieme con le preoccupazioni di un territorio intero che chiede certezze e garanzie sul Mater Olbia. Una delle tante indiscrezioni, dava per probabile l’uscita di scena dalla partita del Policlinico Universitario. In molti ne parlavano sottovoce, ma nessuno lo diceva pubblicamente. Non c’è invece nessun divorzio in vista con il Qatar e non c’è nessun abbandono. Il Gemelli c’è e continuerà a esserci. Per ora. Ma come mai l’ipotesi è venuta fuori? Ecco un motivo: Marco Elefanti non è più l’amministratore delegato della società Mater Olbia. E questo ha fatto pensare che qualcosa, negli accordi, fosse saltata. Ufficialmente Elefanti è andato a ricoprire un altro incarico di peso all’interno del Policlinico Gemelli (è ora il nuovo direttore generale) e il nuovo impegno - forse - non gli avrebbe consentito di seguire le ultime e decisive fasi che dovrebbero portare all’apertura dell’ospedale d’eccellenza. Al suo posto, adesso c’è il numero uno della fondazione Gemelli, ovvero il suo presidente: Giovanni Raimondi.

Secondo autorevoli fonti molto vicine al Policlinico (la fondazione Gemelli controlla la società al 40 per cento mentre il restante 60 è della Qatar Foundation), l’apertura del Mater Olbia non sarebbe compromessa. Ma è di sicuro rinviata. Perché giugno è ormai dietro l’angolo e l’ospedale, anche nella migliore delle ipotesi, non riuscirebbe mai a entrare in funzione tra due mesi.

Come minimo, ce ne vogliono altri sei. Partendo da ora, quindi, si arriverebbe quasi alla fine dell’anno.

Ecco perché le preoccupazioni restano. E l’annuncio di convocare a Olbia un consiglio comunale urgente e allargato al presidente Pigliaru e all’assessore regionale della Sanità, farebbe pensare che in questo momento non tiri proprio un’aria buona. «Il Gemelli ha preso un impegno e lo porterà avanti - prosegue chi è dentro la partita - purché ci siano tutte le condizioni, a partire dalla volontà politica». Lo scorso mese di novembre, l’ex ad Elefanti aveva detto che il Gemelli era pronto. In quel momento c’erano dei passaggi formali da superare, come l’attribuzione del budget, e ora le cose non sono cambiate. I conti, di conseguenza, sono presto fatti. Il Mater Olbia non potrà spalancare le sue porte a giugno. Perché è anche “tecnicamente” impossibile. Attrezzare e dotare di tutto ciò che serve l’area ospedaliera che ospiterà le prime attività, non è un’operazione rapidissima. Anzi. E comunque sia chiaro una volta di più che il “capitolo degenze” si aprirà in una seconda fase e molto più avanti si potrà concretizzare la ricerca. La certezza è che si partirà con un centro di radiodiagnostica all’avanguardia e con alcuni ambulatori ad altissima specializzazione.



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