La Nuova Sardegna

Olbia

Detenzione di armi: assolto un padrese

Detenzione di armi: assolto un padrese

PADRU. Al termine della sua lunga requisitoria durata oltre un’ora, il pubblico ministero del tribunale di Sassari ha chiesto una condanna a quattro anni e il pagamento di 2mila 400 euro di multa per...

19 aprile 2018
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PADRU. Al termine della sua lunga requisitoria durata oltre un’ora, il pubblico ministero del tribunale di Sassari ha chiesto una condanna a quattro anni e il pagamento di 2mila 400 euro di multa per Francesco Antonio Ono, 53 anni di Olbia, residente a Padru, nella frazione di Sa Serra. Ma il suo difensore, l’avvocato Giuseppe Mocci, del Foro di Nuoro, è riuscito a ribaltare la sentenza. Ono è stato assolto dal collegio dei giudici con la formula ampia, “per non aver commesso il fatto”.

L’uomo è finito a processo con l’accusa di detenzione abusiva di armi ed esplosivo e detenzione di arma clandestina. Nel giugno 2014, i carabinieri del Reparto territoriale di Olbia avevano perquisito la sua abitazione, l’ovile e un appezzamento di terreno che confinava con quello di Ono, in località “Pedru Alzu”. Lì, nascosti tra le rocce, i militari avevano trovato un piccolo arsenale: un fucile calibro 12 con matricola abrasa, 29 cartucce da caccia calibro 12 e 17 munizioni, sette detonatori, 64 centimetri di miccia detonante, 5 detonatori e gelatina esplosiva. Era scattato l’arresto. Seguito dalla misura cautelare prima in carcere e poi ai domiciliari. Infine, il processo. Ieri a distanza di quattro anni, la conclusione della vicenda giudiziaria con un’assoluzione. Nella sua arringa difensiva, l’avvocato Mocci è riuscito a dimostrare l’estraneità del suo assistito ai fatti contestati, facendo leva sul fatto che il terreno dov’erano state trovate le armi era facilmente accessibile da cacciatori, bracconieri e cercatori di funghi ed era confinante con la strada asfaltata. (t.s.)

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