La Nuova Sardegna

Olbia

Loiri non dimentica: intitolata una piazza a Isabelle Vanbelle

di Stefania Puorro
Loiri non dimentica: intitolata una piazza a Isabelle Vanbelle

Scoperta la targa in un clima di grande commozione Il no del consiglio comunale aperto alla violenza sulle donne

20 aprile 2018
3 MINUTI DI LETTURA





LOIRI PORTO SAN PAOLO. C’è una sedia vuota, in prima fila, con su scritto “riservato”. Quel posto, nell’aula consiliare affollatissima, è di Aureliano Saba, che oggi ha 21 anni. Lui non è presente, ma è come se ci fosse. E’ il figlio di Isabelle Vanbelle, uccisa dal marito ad Azzanì l’11 ottobre del 2005.

A lei, che tutti ricordano ancora, è stata dedicata la piazza davanti al municipio. Ieri sera, dopo un consiglio comunale aperto e ricco di commozione, è stata scoperta la targa: “Piazza Isabelle Vandelle e tutte le donne vittime di violenza”. Un momento diventato ancor più toccante quando i bambini che hanno invaso il prato (c’erano anche i baby calciatori dell’Asd Loiri) hanno fatto volare in cielo palloncini rossi e rosa.

Le parole scritte da Aureliano sono state lette dall’assessore ai Servizi Sociali e Pubblica Istruzione Juliette Gelsomino. «Appena ho ricevuto questo invito - ha scritto Aureliano -, passatemi il termine, ne sono stato “felice”. Nessuno mai mi restituirà quello che ho perso, ma al tempo stesso pensavo che nessuno si ricordasse di me e di lei. Ci tengo a ringraziare chi per me legge queste poche righe, le colleghe di mia mamma (ieri c’erano tutte ndr) che ancora adesso hanno dimostrato affetto e tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita di questa manifestazione. Non so se mai tornerò nella mia terra natia, ma se dovesse accadere verrò lì, nella piazza che porta il nome di Isabelle Vanbelle, la mia amata madre».

Parole che si sono trasformate in un abbraccio simbolico e infinito a un ragazzo che, vittima di violenza assistita in tenera età, ancora soffre terribilmente per aver perduto il suo amore più grande. Strappato via in modo crudele da suo padre, Gesuino Saba, morto alcuni anni fa dopo essere uscito dal carcere.

L’evento organizzato ieri è stato voluto dalla Commissione regionale per le Pari Opportunità (rappresentata da Lidia Fancello) ed è stato accolto e sostenuto dal comune di Loiri Porto San Paolo. «Un progetto, questo, - ha detto Lidia Fancello - che parte dalla volontà della commissione di sensibilizzare la comunità al fenomeno della violenza di genere». In tanti hanno parlato. Il presidente Matteo Mattana ha coordinato i lavori mentre il sindaco Francesco Lai ha sottolineato la necessità «di tenere alto il livello dei lavori in rete, nel rispetto dei ruoli, per combattere uniti la violenza sulle donne». Il prefetto Giuseppe Morani ha ripercorso il cammino delle donne attraverso le leggi, mentre l’avvocato Daniela Peru ha parlato della tutela e della protezione di cui le donne hanno diritto spingendole a denunciare subito e sottolineando l’aiuto fondamentale dei centri antiviolenza. E proprio Patrizia Desole, presidente di Prospettiva Donna, ha ribadito «di non sottovalutare mai i segnali e di fare un’attenta valutazione del rischio da momento in cui la donna denuncia».

All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti delle forze dell’ordine e tantissimi cittadini. Tutti lì, a ricordare. E a ripetere, con forza, il titolo dell’evento: “Perché nessuna luce si spenga più”.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative