La Nuova Sardegna

Olbia

Morta nel crollo della casa a Olbia: quattro rinvii a giudizio

di Tiziana Simula
Morta nel crollo della casa a Olbia: quattro rinvii a giudizio

Gli imputati devono rispondere di omicidio colposo per l’esplosione fatale a una 84enne  La Sarda reti gas responsabile civile per il risarcimento alle figlie della vittima

20 aprile 2018
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OLBIA. L’esplosione avvenne poco dopo le otto del mattino, quando Michelina Ena, 84 anni, accese il fornello per preparare la colazione. L’anziana donna morì dopo qualche settimana per le ustioni e le ferite riportate dopo essere stata travolta dalle macerie della sua casa sventrata dall’esplosione causata da una fuga di gas, in via Brunelleschi. Era l’aprile del 2015.

Per quella morte sono state rinviate a giudizio quattro persone, tra amministratori e tecnici della società che ha installato la rete del gas. Devono rispondere di omicidio colposo, Paolo Guglielmi, di Roma, rappresentante legale della società Sarda reti gas srl, Maria Teresa Dettori, rappresentante della Dmt srl, ditta di Sassari specializzata nella posa di impianti di distribuzione del gas, Gabriele Melino, di Olbia, tecnico della Dtm srl e Fortunato Cangemi, di Acireale, tecnico che aveva certificato e collaudato la rete del gas realizzata a Olbia.

L’inchiesta della Procura di Tempio aveva appurato che l’esplosione, avvenuta il 2 aprile 2015, era dovuta ad una perdita nella tubazione della rete cittadina del gas alla quale era allacciata l’abitazione della donna. Perdita che aveva saturato di gas la piccola cucina, saltata in aria non appena la pensionata aveva acceso il fiammifero. Michelina Ena, soccorsa dai vigili del fuoco e dai medici del 118, venne estratta viva dalle macerie e trasferita nel reparto grandi ustionati di Sassari dove cessò di vivere in conseguenza delle le ustioni e ferite riportate, dopo quasi un mese di sofferenze.

Durante l’udienza preliminare, è stato sentito Fortunato Cangemi, l’ingegnere che aveva certificato la rete del gas. La società Sarda reti gas è stata citata quale responsabile civile per il risarcimento alle figlie della vittima, costituite parte civile con l’avvocato Antonello Desini. Il legale, insieme al pubblico ministero Laura Bassani, hanno insistito per il rinvio a giudizio dei quattro imputati. I difensori hanno chiesto l’assoluzione per i loro assistiti – Paolo Guglielmi è difeso dall’avvocato Jacopo Merlini, Maria Teresa Dettori, dagli avvocati Agostinangelo Marras e Sara Dettori, Gabriele Melino, dall’avvocato Carlo Selis, e Fortunato Cangemi, dall’avvocato Giovanni Azzena – non ritenendo provata la responsabilità penale. Il gup Giuseppe Grotteria li ha rinviati a giudizio.
 

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