La Nuova Sardegna

Olbia

Insegne pubblicitarie scatta l’ultimatum per i commercianti

di Giandomenico Mele
Insegne pubblicitarie scatta l’ultimatum per i commercianti

Riparte la campagna del Comune per il decoro urbano In arrivo sanzioni per gli operatori del Corso e dintorni

21 aprile 2018
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OLBIA. Dopo i dehors, é la volta delle insegne pubblicitarie. La crociata del sindaco Settimo Nizzi per la difesa del decoro urbano ora è rivolta alla cartellonistica pubblicitaria posizionata davanti alle attività commerciali. Si parte dal centro storico, ma si arriva a tutta la città. Durante la presentazione di “Olbia in fiore”, Nizzi ha preso in mano una lettera che è stata consegnata a Pasquale Ambrosio, presidente della Confcommercio, per poi essere spedita ai commercianti. «A loro chiediamo di darci una mano, abbellendo le facciate dei negozi – spiega Nizzi –. Ma se le insegne non sono a norma, devono rimuoverle. Le pareti delle vie del centro storico sono piene di pubblicità di pizze, piatti vari, mentre il regolamento comunale prevede che i menù siano esposti al massimo in un foglio A3 e dentro l’apposita bacheca».

Tolleranza zero. Un ultimatum che parte a cronologia variabile, ma che non supererà probabilmente le due settimane. A differenza dei dehors, in questo caso le sanzioni potrebbero essere già all’orizzonte.

Tempi variabili. Nizzi prima parla di due giorni, poi di quattro o cinque. Pasquale Ambrosio chiede, invece, quindici giorni perché i commercianti possano mettersi in regola. «Ho chiesto ai commercianti una riunione, devono procedere al controllo e la verifica che le insegne siano a norma – sottolinea il sindaco –. A noi risulta che quasi il 90% non lo siano. Vorrei che tutto fosse risolto col dialogo, i commercianti procedano da soli. Noi abbiamo comunque preavvisato il comando di polizia locale. Per chi non avesse le necessarie autorizzazioni, arriveranno le sanzioni».

Le insegne. Si tratta di un ampio spettro di insegne pubblicitarie, di piccole o medie dimensioni, alcune delle quali si trovano proprio all’interno del centro storico, dove si svolgerà la rassegna “Olbia in fiore”. «Chiederemo il tempo necessario per metterci in regola – dice Pasquale Ambrosio – Seguiremo il nuovo regolamento alla lettera». «Che è in vigore da tre anni», ribadisce Nizzi, come per avvisare che le manovre dilatorie per le quali si erano accese le polemiche riguardo i dehors, stavolta non saranno tollerate. Un pugno di ferro che potrebbe tornare a colpire i commercianti, dopo quello per i proprietari di bar e ristoranti che non hanno ancora demolito i dehors non in regola. Il regolamento a firma dell’amministrazione Nizzi, del dicembre 2016, aveva rottamato il vecchio piano dehors. Tempo massimo per mettersi in regola: aprile 2017. Un anno fa. Ora l’ultimatum riguarda pure le insegne pubblicitarie.

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