La Nuova Sardegna

Olbia

Omicidio stradale a Pittulongu Petta patteggia 2 anni e 6 mesi

Omicidio stradale a Pittulongu Petta patteggia 2 anni e 6 mesi

Il giovane aveva centrato l’auto guidata da Vito Spartà, morto durante il trasporto in ospedale Il giudice ha accolto la richiesta del difensore nonostante la dura opposizione della parte civile 

21 aprile 2018
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OLBIA. Il tribunale di Tempio ha detto sì al patteggiamento che chiude il processo per il tragico incidente stradale del 30 novembre 2016 sulla strada per Pittulongu. Nell’incidente perse la vita un giovane ingegnere olbiese di 32 anni, Vito Spartà, che guidava la sua Citroen C3 centrata in piena da una Volkswagen Polo che procedeva nell’altro senso di marcia. Al volante c’era Fabio Petta, 24 anni, olbiese pure. Spartà era morto durante il trasporto in ospedale, Petta invece, era stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale. Gli esami alcolemici avevano evidenziato un tasso ben superiore al limite consentito. Davanti al giudice del tribunale Petta, attraverso il suo difensore, l’avvocato Giampaolo Murrighile, ha chiesto e ottenuto il patteggiamento della pena di 2 anni e sei mesi di reclusione. Senza più lacrime e senza parole la famiglia Spartà. La richiesta di patteggiamento, infatti, era stata duramente contestata dal difensore di parte civile, l’avvocato Fabio Murelli, che sollecitava una pena ben più dura considerate le aggravanti del caso (alta velocità, tasso alcolemico sopra la media).

L’incidente al Pozzo Sacro, sulla strada per Pittulongu, era stato terribile. Probabilmente causato da un’invasione di corsia. Il corpo ancora in vita di Vito Spartà era stato estratto a fatica dalle lamiere, ma per lui non c’era stato neanche il tempo di raggiungere l’ospedale a bordo di un’ambulanza del servizio 118. Fabio Petta, non si era allontanato dal luogo dell’incidente e, pur sotto choc, era rimasto a disposizione dei soccorritori, circostanza risultata importante ai fini della valutazione del giudice sull’ammissione al patteggiamento. (m.b.)

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