La Nuova Sardegna

Olbia

Aggius, il borgo autentico con tanto di certificato

Stefania Puorro
Aggius, il borgo autentico con tanto di certificato

Affollata cerimonia al museo Meoc: assegnato ufficialmente il marchio di qualità. Il paese avrà ora 5 anni di tempo per attuare il suo “piano di miglioramento”

22 aprile 2018
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AGGIUS. Nel paese incantato, un sole quasi estivo illumina ogni angolo. E lo spettacolo che si ammira è davvero unico. Arrampicato sulle rocce di granito e circondato da un panorama mozzafiato, Aggius è uno dei gioielli della Gallura interna. Lo sviluppo e la crescita, soprattutto dal punto di vista turistico, non hanno però intaccato le tradizioni, ancora oggi praticate e ben visibili anche attraverso i tappeti tessuti a mano che ricoprono le serrande dei garage.

Ma ciò che colpisce, ad Aggius, è soprattutto la gente. Di fronte al “forestiero“ di turno è sempre disponibile a dare informazioni col sorriso, sentendosi protagonista della vita della comunità. Questo aspetto è stato sottolineato ieri dal sindaco Nicola Muzzu, in una sala del museo Meoc, nel momento in cui il paese ha ricevuto ufficialmente il riconoscimento di “Borgo Autentico Certificato”. «Non è un premio per l’amministrazione comunale - ha detto il sindaco -. Se è stato ottenuto il marchio, il merito è di tutta la popolazione, sia che si tratti di operatori o associazioni, che si semplici cittadini. Il complimento più bello è stato quello ricevuto da alcuni turisti, colpiti proprio dalla gentilezza delle persone. Tante persone che vogliono contribuire a far crescere il paese anche migliorando la qualità dell’offerta. Un piccolo esempio, per capire. Quando abbiamo organizzato un corso di inglese per operatori turistici, le iscrizioni sono state numerose: tutti volevano essere preparati al meglio per accogliere il vacanziere straniero. Ebbene, al corso ha partecipato anche una signora di 75 anni».

Dal 2009, Aggius è nella rete nazionale dei borghi autentici e da quell’anno mette in gioco le proprie risorse naturali, culturali e sociali per creare nuove opportunità di crescita: il certificato è stato attribuito nel 2017 ma è stato “consegnato” ieri dalla vice presidente dell’associazione Borghi Autentici d’Italia Franca Mascia.

Ma come si è arrivati al traguardo? Lo ha spiegato Stefano Carboni, assistente tecnico dell’associazione. E’ stato lui a illustrare i vari step del progetto «che si basa sulla certificazione di qualità delle pubbliche politiche locali». E’ stato prima presentato un “piano di miglioramento” che prevede diversi obiettivi da raggiungere in campo sociale, turistico e di qualità urbana, senza dimenticare l’avvicendamento energetico, la cultura, la biodiversità. Il piano è stato poi analizzato (con una valutazione indipendente) dall’organizzazione internazionale di certificazioni e a quel punto è arrivato il via libera e l’assegnazione del marchio di “Borgo Autentico Certificato”. Adesso, Aggius, avrà cinque anni di tempo per mettere in pratica le sue strategie. «Ma già al terzo anno - ha spiegato Franca Mascia - verrà fatto un primo esame per verificare lo stato di avanzamento dei lavori».

Non è finita. Perchè è vicino un altro traguardo: Aggius verrà infatti inserito dalla Regione nella rete strategica dei borghi della Sardegna e Aggius sarà il modello da imitare per lo sviluppo turistico.

Chi arriva nel paese incantato, legge un benvenuto che vale doppio. Sopra il cartello del “borgo autentico” c’è anche quello della “bandiera arancione”, altro marchio di qualità che viene assegnato ai paesi dell’interno sotto i 15mila abitanti. Qui la bandierà sventola dal 2005 ed è stata rinnovata per altri tre anni.

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