La Nuova Sardegna

Olbia

Addio alle auto nel centro, ma si procederà a tappe

Marco Bittau
Addio alle auto nel centro, ma si procederà a tappe

È pronto il progetto del Comune di Olbia per l’estensione della Ztl a tutta la giornata. Un piano graduale: primo step sarà la chiusura al traffico di via Acquedotto

23 aprile 2018
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OLBIA. Una grande isola pedonale che discende dalla piazza sino al mare. Prateria urbana tutta da vivere per cittadini e turisti, senza più l’incubo delle auto in sosta o in transito, per tutta la giornata. Il sindaco Settimo Nizzi nell’intervista pubblicata ieri sulla Nuova Sardegna è stato fin troppo chiaro: «Niente più auto nel centro storico e tanto meno sul lungomare». È l’ultimo stadio della Ztl che, così come realizzata sinora (cioè dalle 17 alle 24), non esisterà più. Tutti da definire i dettagli, soprattutto quali saranno le aree interessate e gli orari di riferimento (solo di giorno, oppure sarà compresa anche la notte?). E lo stesso vale per le doverose agevolazioni (i residenti, i disabili, i mezzi di servizio, le operazioni di carico e scarico per i negozi e per i pubblici esercizi). La sensazione è che il progetto sia già pronto, ma che il si procederà per gradi. Prima l’ampliamento dell’attuale Ztl nella zona di via Acquedotto, oggi lasciata al libero transito che però impedisce la migliore fruizione di piazza Mercato, proprio di fronte alla strada. Anche in questo caso il sindaco Nizzi è stato chiaro: senza le auto che passano in via Acquedotto si possono autorizzare i tavolini in piazza per i bar e i ristoranti. In questo modo si apre uno spiraglio di dialogo con negozi e pubblici esercizi della zona, sinora rimasta ai margini del “salotto buono” della città.

Sicuramente più complicata l’operazione che riguarda invece il lungomare. Il sindaco ha annunciato che le auto non lo percorreranno più e che scompariranno anche le due sopraelevate che oggi disturbano il paesaggio naturale del golfo interno. La soluzione prospettata dal sindaco è l’allungamento dell’attuale tunnel, dove convogliare tutto il traffico. A quel punto, un porto turistico nuovo di zecca intorno al vecchio Molo Brin e la “nuova Olbia” è fatta. Peraltro, perfettamente integrata con i progetti – già avviati e in parte appaltati – della sistemazione del lungomare da via Genova a via Redipuglia e della riqualificazione dell’ansa sud dal Ponte di ferro sino a Poltu Quadu. In realtà, è evidente che le cose non sono così semplici e che, soprattutto, i tempi per realizzarle sono difficilmente calcolabili. Anni, forse decenni, chissà. Certo è che, in un momento storico in cui tutti (gli arabi, persino i cinesi) guardano allo sviluppo della città, il Comune intende fare la sua parte e non restare alla finestra.

@marcobittau. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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