La Nuova Sardegna

Olbia

Ai musei si fa la fila 1° maggio da record

di Sebastiano Depperu
Ai musei si fa la fila 1° maggio da record

Le strutture di Luras e Aggius hanno registrato il pienone Grande affluenza di visitatori anche a Calangianus e Tempio

03 maggio 2018
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LURAS. La pioggia fa riscoprire i luoghi di cultura. Tante gocce d'acqua fanno muovere vacanzieri o i locali alla ricerca di musei, siti d'interesse artistico o culturale.

L'Alta Gallura sorride e già dalle prime ore del mattino si contava la fila al museo "Galluras" di Luras, al museo del sughero di Calangianus e nei due di Aggius (Meoc e del banditismo).

A Luogosanto, tanta gente a san Trano e nella basilica; ma anche agli olivastri millenari nella valle del Carana a Luras e al Nuraghe Majori di Tempio. Per i pochi romantici, invece, la passeggiata al mare non poteva mancare nelle spiagge di Badesi, Aglientu e Trinità d’Agultu e Vignola.

Pienone anche nelle aziende di agriturismoe in molti ristoranti della zona. A Luras, già dalle 9.30, il telefono del museo “Galluras” squillava per le prenotazioni della giornata e le guide hanno fatto gli straordinari per far fare il tour ad oltre un centinaio di persone. «Dalla mattina è stato un via vai di gente - commenta Pier Giacomo Pala, proprietario e direttore del museo di via Nazionale - sono contento che tante persone abbiano avuto la voglia di venire a vedere il museo e ascoltare la storia della femina agabbadòra, punto di forza del percorso all’interno della struttura. E’ una stagione decisamente buona in generale. Anche quest'inverno, ho avuto visitatori quasi tutti i giorni, non era mai successo. E' un buon segno».

Buoni numeri anche a Calangianus al museo del sughero e ai musei di Aggius dove i responsabili raccontano che «non è andata bene solo la giornata del 1° maggio. Ormai, la programmazione, grazie alle previsioni del tempo, la si fa da prima. Abbiamo il pienone fino a giovedì e poi torna il sole: santa pioggia! Fa bene alla campagna e ai musei! A fine maggio inauguriamo il terzo museo pronto per la stagione ventura». A Calangianus attira il sughero dove il pienone c’era dal mattino. Anche i luoghi all’aperto non sono andati male. I turisti, soprattutto stranieri, tedeschi, francesi e inglesi hanno inforcato impermeabili e ombrelli per vedere l’olivastro millenario di Luras (circa sessanta persone in tutto il giorno) e il Nuraghe Majori dove i visitatori non sono mancati e si sono registrati numeri maggiori rispetto allo scorso anno.

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