La Nuova Sardegna

Olbia

Le super gemelle compiono 101 anni, la festa a Berchidda è doppia

di Sebastiano Depperu
Le super gemelle compiono 101 anni, la festa a Berchidda è doppia

202 anni in due e i loro nomi nella storia dell'Isola e del mondo: Rosa e Vittoria Berritta hanno spento assieme le candeline 

10 maggio 2018
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BERCHIDDA. 202 anni in due e i loro nomi nella storia dell'Isola e del mondo. A Berchidda, ieri, le gemelle Rosa e Vittoria Berritta hanno spento assieme le candeline che rappresentavano un secolo e un anno di vita ciascuna.

La famiglia Berritta è molto longeva. Oltre alle gemelle, altre due sorelle e un fratello hanno superato. Lo scorso anno, fu festa grande in paese e di loro parlarono anche le televisioni straniere. In particolare, la tv israeliana dedicò uno speciale ai centenari berchiddesi. Il segreto della loro lunga vita? Loro lo rimettono a Dio. «Pregunta a su padronu», rispondono entrambe alla domanda che in molti pongono loro anche oggi come un anno fa. “Chiedi al padrone” (a Dio). Rosa e Vittoria sono nate il 9 maggio 1917, durante la Prima Guerra Mondiale, nelle campagne di Oschiri, in località Calariggiu. Rosa è vedova dal 1990, Vittoria è signorina. Due vite diverse, ma simili e parallele.

La prima ha sposato Domenico Mocci nel 1946 ed è madre di 6 figli (5 femmine e 1 maschio), ha 12 nipoti e 10 pronipoti; la seconda, non si è mai sposata.

Due strade unite che si sono separate per anni, per poi ritrovarsi da in età matura. E, ieri, è arrivata ancora una volta la gioia di spegnere le candeline assieme, di festeggiare - ancora una volta unite - i loro 101 anni . Unite come quando erano piccole. Il poeta in lingua Raimondo Dente, l'anno scorso, ha dedicato un suo pensiero, mentre al poeta Tonio Rossi il Comune ha affidato il compito di consegnare alla memoria del paese due quartine in lingua sarda per Rosa e Vittoria. «Alle nonnine di Berchidda, signora Rosa e signorina Vittoria, a tutti i familiari giungano dall'amministrazione comunale e dalla cittadinanza tutta i più sinceri auguri per la centunesima candelina. Buon compleanno di cuore». E’ stato questo l'augurio arrivato dal Comune anche nella pagina ufficiale dei social network. Le due nonnine sono religiose. «Sa vide este una manu ‘e caltasa, un’accerada e balcone” (“la vita è una mano a carte, un affacciarsi alla finestra”), dicono sempre.

Un'altra cosa che, però, le ha accomunate è stato il lavoro: «Per tantissimi anni, abbiamo fatto le domestiche e accudito la famiglia» raccontano.

E Vittoria, inoltre, aggiunge: «Sono stata per tanti anni a Livorno e sono rientrata a casa dopo la pensione».

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