La Nuova Sardegna

Olbia

L’ordinanza 

Altri 10 Comuni: si riapra subito la Ginecologia

TEMPIO. Tutti i comuni dell’Unione Alta Gallura, (Aggius, Aglientu, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Luogosanto, Luras, Santa Teresa Gallura, Tempio, Trinità d’Agultu-Vignola e Viddalba), hanno...

13 maggio 2018
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TEMPIO. Tutti i comuni dell’Unione Alta Gallura, (Aggius, Aglientu, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Luogosanto, Luras, Santa Teresa Gallura, Tempio, Trinità d’Agultu-Vignola e Viddalba), hanno deciso di adottare un’identica ordinanza sindacale come quella emessa il 23 aprile scorso da Andrea Biancareddu per imporre all’Ats Sardegna e All’Assl di Olbia di riaprire con effetto immediato, subito dopo la notifica dell’ordinanza stessa, il reparto di Ginecologia ed Ostetricia del Paolo Dettori «proditoriamente chiuso per l’incapacità dei due organismi ( Ats Sardegna e Assl di Olbia) di reperire in tutta l’Isola due medici che sostituissero gli assenti». L’atto che probabilmente non sortirà gli effetti richiesti, finendo probabilmente nel tritacarne dei ricorsi (quella di Tempio verrà discussa al Tar il 6 giugno) acquista per l’alta Gallura un significato di altissimo valore morale. «Che non curerà anche questo i pazienti nell’immediatezza, ma servirà a far capire, a chi tira le fila del discorso e a chi crede di essere il ras della Sanità in Sardegna, che in alta Gallura le amministrazioni comunali ed i loro amministrati non intendono arrendersi su molte cose ma soprattutto nelle difesa della salute pubblica ed individuale». Su queste linee, che facevano presagire l’adozione delle ordinanze sindacali appena annunciate, il 5 maggio scorso si era espresso, a nome anche dei suoi colleghi, Antonio Tirotto, presidente dell’Unione dei Comuni Alta Gallura e sindaco di Aglientu che chiedeva a Fulvio Moirano di « uscire dal suo fortino di Sassari per presentarsi sul territorio, capire cosa ha distrutto e porvi rimedio. Noi sindaci, assieme ai nostri amministrati - aveva detto, Tirotto in quella occasione - vorremmo che Moirano venisse sul posto. A nostro parere al super manager che vanta risparmi di milioni di euro, sfuggono alcune particolarità: che la sanità collettiva ed individuale è un diritto sancito dalla Costituzione e che sulla garanzia o meno di questo diritto costituzionale ci sono responsabilità non solo morali ma anche penali. E noi per difenderci siamo pronti a percorrere anche questa strada». Le ordinanze dei dieci sindaci alle quali si risponderà sicuramente dall’altra parte l’Ats-Sardegna e la Assl di Olbia con un ricorso al Tar, danno tre giorni di tempo per la riapertura del reparto di Ginecologia ed Ostetricia. (a.m.)



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