monti
Simulacro in corteo e pranzo nel bosco in onore di san Michele
MONTI. Si è festeggiato san Michele arcangelo, il cui culto si professa in una antica chiesetta campestre, forse costruita tra il 600 e il 700 a qualche chilometro dal paese, lungo la vecchia...
17 maggio 2018
1 MINUTI DI LETTURA
MONTI. Si è festeggiato san Michele arcangelo, il cui culto si professa in una antica chiesetta campestre, forse costruita tra il 600 e il 700 a qualche chilometro dal paese, lungo la vecchia carrareccia che conduceva a Olbia.
La festa unisce sacro e convivialità. Sabato i membri del comitato promotore, che da anni la organizzano, si sono recati nella chiesetta e in corteo hanno trasportato il simulacro in paese, alla chiesa parrocchiale per celebrare i vespri. Il giorno dopo, attorno alle undici e trenta, san Michele viene ricondotto nell'amena chiesetta, dove il parroco don Pierluigi Sini ha celebrato la messa, animata dal coro liturgico della Confraternita.
Al termine, i fedeli si sono spostati a poca distanza del tempio, per consumare il pranzo. In questo ambiente incontaminato, sotto un secolare bosco, il prodigo comitato ha allestito decine di lunghe tavolate dove hanno preso posto centinaia di gitanti ai quali è stato servito il classico menù: zuppa montina con carne bollita, patate e cipolle, accompagnati dall'ottimo vino locale che i viticoltori hanno offerto in degustazione. La festa si è conclusa in tarda serata. (g.m.)
La festa unisce sacro e convivialità. Sabato i membri del comitato promotore, che da anni la organizzano, si sono recati nella chiesetta e in corteo hanno trasportato il simulacro in paese, alla chiesa parrocchiale per celebrare i vespri. Il giorno dopo, attorno alle undici e trenta, san Michele viene ricondotto nell'amena chiesetta, dove il parroco don Pierluigi Sini ha celebrato la messa, animata dal coro liturgico della Confraternita.
Al termine, i fedeli si sono spostati a poca distanza del tempio, per consumare il pranzo. In questo ambiente incontaminato, sotto un secolare bosco, il prodigo comitato ha allestito decine di lunghe tavolate dove hanno preso posto centinaia di gitanti ai quali è stato servito il classico menù: zuppa montina con carne bollita, patate e cipolle, accompagnati dall'ottimo vino locale che i viticoltori hanno offerto in degustazione. La festa si è conclusa in tarda serata. (g.m.)