La Nuova Sardegna

Olbia

Il festival del gusto celebra i dieci anni con Anna Tatangelo

Il festival del gusto celebra i dieci anni con Anna Tatangelo

L’artista si è esibita nella cena di gala che ha chiuso l’evento Settanta aziende hanno raccontato le eccellenze italiane

21 maggio 2018
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PORTO CERVO. Eleganza sobria, voce delicata. Perfetta per la cena di gala che ha chiuso la decima edizione del Porto Cervo Wine & food festival. Marriott Costa Smeralda affida ad Anna Tantangelo il racconto in musica dell’appuntamento al Cala di Volpe riservato agli espositori della rassegna enogastronomica. Performance in acustico di un’ora attraverso alcuni successi dell’artista “Essere una donna”, “Un nuovo bacio”, “Chiedere scusa” l’ultimo brano uscito all’inizio di maggio, per poi spaziare da brava interprete nel repertorio di Domenico Modugno con “Nel blu dipinto di blu” e “Meraviglioso”. Applausi e decine di selfie per la cantante di Sora alla fine della sua esibizione. Poi tradizionale polvere di stelle sulla Baia di Volpe con i fuochi d’artificio.

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Domenica ultima giornata del Wine & food festival con gli otto grandi maestri sardi dell’Amira, l’associazione maître italiana ristoranti e alberghi. Tra di loro tre nomi storici degli hotel della Costa Smeralda: Nando Curreli, Agostino Demontis e Mario Lutzoni. I tre maître degli allberghi gestiti da Marriott per conto del Qatar, sono stati insigniti di questo prestigioso riconoscimento internazionale che viene assegnato solo dopo 40 anni di onorata carriera.

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Gli altri premiati sono stati: Giacomino Arras, Pietrino Malu, Guido Murtas, Dino Sotgiu e Dante Sanna. Fuochi accesi, divisa d’ordinanza, davanti a un numeroso pubblico di appassionati, i tre grandi maestri con i loro colleghi si sono esibiti in una delle specialità della casa, le crêpe suzette. Subito dopo i riflettori si sono accesi sulla birra artigianale con il dibattito “Birra italiana: global, local o artigianale” insieme a Paolo Lai, titolare del birrificio Quattro Mori. «Saper fare la birra nasce da una passione, anche se negli anni si sta trasformando in un fenomeno più diffuso visto che in Sardegna abbiamo ormai trenta birrifici artigianali – ha spiegato Lai –. La qualità sta migliorando, i birrai sardi infatti sono molto più attenti all’innovazione. Da questo presupposto nasce il tentativo della Regione di fare una legge a tutela dei birrifici sardi. La nuova sfida consiste nella riduzione dei prezzi». (se.lu.)


 

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