La Nuova Sardegna

Olbia

Nizzi: «Così abbatterò le sopraelevate sul mare»

Dario Budroni
Nizzi: «Così abbatterò le sopraelevate sul mare»

Il sindaco rispolvera un progetto del 2004: «Al loro posto due nuovi tunnel». Parte la caccia alle risorse: ogni traforo costerà tra i 40 e i 50 milioni di euro

21 maggio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Le sopraelevate proprio non le può vedere. E per questo giura che prima o poi le butterà giù. Il sindaco Settimo Nizzi vuole liberare la vista su Tavolara da quelle travi di cemento armato tirate su ormai quaranta anni fa. «Sono uno sfregio, quelle sopraelevate sono una ferita insopportabile per Olbia. Per quanto ci riguarda, ci stiamo muovendo per trovare i soldi». Il progetto non è di poco conto, ma secondo Nizzi è fattibile. Il piano è questo: far sparire le sopraelevate nord e sud e convogliare il traffico in un tunnel in versione allungata. Due nuove gallerie che passerebbero sotto il fondale marino. Una specie di tunnel della Manica in versione olbiese. L’idea è comunque quella di procedere a tappe: prima la sopraelevata sud, cioè quella tra via Genova e Mogadiscio, e poi quella nord, che passa sopra l’insenatura di Porto Romano. Un sogno che il sindaco Settimo Nizzi rincorre da sempre. «Beh, la demolizione delle sopraelevate era prevista già nel Puc del 2004», sottolinea. Un Puc che però era stato bocciato dalla giunta regionale guidata da Renato Soru. E così adesso, come aveva già annunciato alla Nuova Sardegna, Settimo Nizzi ci vuole riprovare. C’è anche una idea di spesa: tra i 40 e i 50 milioni per ogni tunnel.

Via le sopraelevate. Per il sindaco è una questione di estetica. Troppo brutte le sopraelevate che mortificano la zona più interna del golfo, tagliando in due la vista sul mare e sull’isola di Tavolara. E considerato che i due ponti non hanno di certo l’aspetto di quello di Brooklyn, meglio farli scomparire per sempre. «Sono brutti e, demolendoli, Olbia diventerà certamente più bella – afferma Nizzi –. Vogliamo rimediare a quel danno che è stato compiuto ormai tanti anni fa. E per questo abbiamo ripreso in mano il progetto».

Il progetto. Insomma, l’idea è quella di allungare l’attuale tunnel. Un giorno, secondo i piani di Nizzi, l’entrata nord della galleria si troverà alle spalle di Tilibbas e quella sud in zona Poltu Quadu. Perché sarebbe impossibile eliminare le sopraelevate senza creare una alternativa alla circolazione delle auto. «Ogni tunnel costerebbe 40 o 50 milioni di euro – spiega il sindaco – Non è una cifra proibitiva. Anzi, è una cifra assolutamente accettabile. Stiamo già cercando la strada per andare a reperire le risorse. Proveremo dappertutto. In Regione, a Roma». Dunque, Nizzi fa sul serio. E poche settimane fa, durante un evento in città, ha annunciato il suo progetto direttamente davanti ai vertici dell’Anas.

Le tappe. La priorità è buttare giù la sopraelevata sud, quella che corre sopra il mare dell’insenatura di via Redipuglia. Un posto dove, tra l’altro, presto cominceranno i lavori per il nuovo lungomare tra il molo Bosazza e il ponte di ferro. La sponda opposta, quella che da Mogadiscio arriva a Poltu Quadu, sarà invece riqualificata attraverso il progetto Iti. «Sì, partiremo con la sopraelevata sud – spiega Nizzi –. Diciamo che è al momento è più importante intervenire in questa zona, visto che da qui si procede in direzione sud. E cioè verso l’aeroporto, Sassari, Nuoro e Cagliari». Una volta trovati i soldi per la sopraelevata di via Redipuglia, si interverrà invece su quella nord, che collega Olbia con Arzachena, la Costa Smeralda, Palau e Santa Teresa.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative