La Nuova Sardegna

Olbia

Ztl a Olbia, multato un disabile «Assurdo, faccio ricorso»

Ztl a Olbia, multato un disabile «Assurdo, faccio ricorso»

Il racconto di un portatore di handicap che si è già rivolto a un avvocato: «Ho attraversato due “varchi attivi” e seguito le procedure. Tutto inutile»

23 maggio 2018
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OLBIA. Ztl e disabili. Le proteste non si placano. L’ultima è di un portatore di handicap che ha attraversato il “varco attivo” con la sua macchina e che ha poi seguito tutte le procedure per segnalare al Comune il suo passaggio. Tutto a posto? «Per niente - dice subito l’autore della lamentela -. Perché ieri mattina ho ricevuto due multe da 90 euro ciascuna. Che, ovviamente, non pagherò. Non solo. Ho già incaricato il mio avvocato affinché ricorra al giudice di pace. Questa non la lascio passare davvero: non solo perché siamo fuori da ogni regola ma soprattutto perché si calpestano i diritti di un disabile».

Il racconto è minuzioso ed è tutto documentato. «Allora: innanzitutto devo subito dire che ho fatto tutto ciò che andava fatto. Per tempo, così come richiesto, avevo spedito via mail, all’ufficio del Comune interessato e ai due indirizzi che mi erano stati forniti, tutta la documentazione necessaria, unita alle targhe delle due macchine a bordo delle quali, da solo o con mia moglie, devo attraversare la zona a traffico limitato. Lo scorso 16 aprile, poi, poco dopo le 17, quando scatta l’alt alle auto, ho attraversato due varchi attivi, percorrendo via Regina Elena, agli incroci con via De Filippi e via Garibaldi. Non ho perso tempo, conoscendo alla perfezione le regole. Ho chiamato il numero verde e ho comunicato il mio passaggio nella zona vietata fornendo i dati della macchina. In quel momento mi sono sentito rispondere che non avevano nessun documento che mi riguardava. “Impossibile”, ho detto. Perché io avevo spedito tutto. Comunque: mi hanno chiesto di nuovo di inoltrare i documenti (cosa che ho fatto per la seconda volta), senza tener conto delle difficoltà e del pesante disagio che mi stavano causando. Ero veramente infuriato - continua il disabile -, ma a quel punto anche convinto che il problema fosse finalmente risolto. Ne sono stato convinto sino a ieri, giorno in cui mi sono state recapitate le due multe. Ho protestato, inutilmente. Poi ho chiamato il mio legale. Questa è veramente una situazione assurda, inaccettabile. E non solo per quanto è capitato a me. Hanno dimostrato di non sapere gestire la situazione e continuano ad attuare un sistema che non funziona. In molte altre città italiane, hanno trovato le soluzioni per agevolare i disabili che passano all’interno delle zone pedonali senza costringerli a chiamare dopo ogni passaggio un numero verde. A noi, invece, in questo modo, ci complicano ulteriormente la vita». (s.p.)

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