Battista e Castanza, vietato usare acqua
Acqua vietata nelle frazioni di Sa castanza e Battista. Con una ordinanza sindacale è stato disposto il divieto di utilizzo a fini alimentari perché quella erogata nelle due borgate non è idonea per...
01 giugno 2018
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Acqua vietata nelle frazioni di Sa castanza e Battista. Con una ordinanza sindacale è stato disposto il divieto di utilizzo a fini alimentari perché quella erogata nelle due borgate non è idonea per gli usi potabili né per essere utilizzata con alimenti se non dopo la preventiva bollitura.
In entrambi i casi il provvedimento è stato determinato dal responso delle analisi effettuate dal servizio sanitario dell’Azienda sanitaria di Olbia congiuntamente all’agenzia regionale Arpas, che hanno riscontrato la non rispondenza nelle acque dei parametri relativi alla presenza di coliformi.
Nel caso di Sa castanza, la Asl aveva già disposto il non utilizzo dell’acqua erogata attraverso la rete idrica, in quanto non ideona come bevanda né incorporata negli alimenti, specialmente nelle minestre e nelle bevande delle quali costituisce l’ingrediente principale. Il divieto non era stato però riportato nella comunicazione che la Asl ha inviato al Comune, il quale lo ha quindi ribadito con l’ordinanza firmata ieri dal sindaco Settimo Nizzi. Si tratta di misure necessarie a tutela della salute e dell’incolumità pubblica alle quali il Comune deve obbligatoriamente provvedere in tempi rapidi.
In entrambi i casi il provvedimento è stato determinato dal responso delle analisi effettuate dal servizio sanitario dell’Azienda sanitaria di Olbia congiuntamente all’agenzia regionale Arpas, che hanno riscontrato la non rispondenza nelle acque dei parametri relativi alla presenza di coliformi.
Nel caso di Sa castanza, la Asl aveva già disposto il non utilizzo dell’acqua erogata attraverso la rete idrica, in quanto non ideona come bevanda né incorporata negli alimenti, specialmente nelle minestre e nelle bevande delle quali costituisce l’ingrediente principale. Il divieto non era stato però riportato nella comunicazione che la Asl ha inviato al Comune, il quale lo ha quindi ribadito con l’ordinanza firmata ieri dal sindaco Settimo Nizzi. Si tratta di misure necessarie a tutela della salute e dell’incolumità pubblica alle quali il Comune deve obbligatoriamente provvedere in tempi rapidi.
