Bullismo, le riflessioni degli alunni
Chiuso il percorso educativo che ha coinvolto scuole di Tempio e di Luogosanto
01 giugno 2018
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TEMPIO. È stato un percorso educativo che ha coinvolto diversi soggetti il progetto sul bullismo al quale hanno partecipato diverse classi della primaria di San Giuseppe e delle medie di Luogosanto.
Il progetto è stato patrocinato dall’assessorato comunale alla Cultura guidato da Gianni Addis ed è stato presentato congiuntamente dall’associazione “Peppino Impastato” e dalla cooperativa Athena che coordina i servizi bibliotecari di molti centri galluresi.
Il percorso è stato ideato da Salvatore Bandinu, coautore de “I dolori del giovane bullo”, libro che ha fatto da base all’incontro con le classi coinvolte nel progetto sul bullismo. È stato infatti letto nelle diverse classi per suscitare riflessioni e interrogativi negli studenti. Questi hanno poi compilato delle schede indirizzate a Bandinu che, in un incontro con i ragazzi e i loro insegnanti, ha infine esposto i risultati.
Quello che ne è venuto fuori è stato un dialogo schietto e molto partecipato. Segno che il problema viene ritenuto di interesse dagli studenti. Il progetto ha fornito dati significativi anche a Bandinu. «I ragazzi ci studiano, ci sfidano - ha dichiarato l’autore dei Dolori del giovane bullo - provocandoci attraverso modi di fare e di presentarsi che in effetti altro non sono che un modo per capire se davvero si possono fidare di noi. Noi tutti sappiamo cos’è il bullismo e conosciamo le conseguenze che provoca nella mente e nel corpo di chi lo subisce, ma anche di chi lo esercita.
Ecco allora realizzarsi una piccola magia: attenzione, partecipazione e coinvolgimento».
Non finirà ovviamente qui, perché il progetto coinvolgerà anche gli studenti di Aggius e Aglientu, proponendosi come una di quelle buone prassi che possono avere lunga vita all’interno delle scuole. (g.pu.)
Il progetto è stato patrocinato dall’assessorato comunale alla Cultura guidato da Gianni Addis ed è stato presentato congiuntamente dall’associazione “Peppino Impastato” e dalla cooperativa Athena che coordina i servizi bibliotecari di molti centri galluresi.
Il percorso è stato ideato da Salvatore Bandinu, coautore de “I dolori del giovane bullo”, libro che ha fatto da base all’incontro con le classi coinvolte nel progetto sul bullismo. È stato infatti letto nelle diverse classi per suscitare riflessioni e interrogativi negli studenti. Questi hanno poi compilato delle schede indirizzate a Bandinu che, in un incontro con i ragazzi e i loro insegnanti, ha infine esposto i risultati.
Quello che ne è venuto fuori è stato un dialogo schietto e molto partecipato. Segno che il problema viene ritenuto di interesse dagli studenti. Il progetto ha fornito dati significativi anche a Bandinu. «I ragazzi ci studiano, ci sfidano - ha dichiarato l’autore dei Dolori del giovane bullo - provocandoci attraverso modi di fare e di presentarsi che in effetti altro non sono che un modo per capire se davvero si possono fidare di noi. Noi tutti sappiamo cos’è il bullismo e conosciamo le conseguenze che provoca nella mente e nel corpo di chi lo subisce, ma anche di chi lo esercita.
Ecco allora realizzarsi una piccola magia: attenzione, partecipazione e coinvolgimento».
Non finirà ovviamente qui, perché il progetto coinvolgerà anche gli studenti di Aggius e Aglientu, proponendosi come una di quelle buone prassi che possono avere lunga vita all’interno delle scuole. (g.pu.)
