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Olbia

L’opposizione all’attacco: un’altra estate tra i rifiuti

di Walkiria Baldinelli
L’opposizione all’attacco: un’altra estate tra i rifiuti

Arzachena, sotto accusa il servizio di raccolta nel centro e nelle località costiere I consiglieri Malu e Fiori: «Riceviamo continue segnalazioni da cittadini e turisti» 

02 giugno 2018
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ARZACHENA. All'inizio della stagione turistica si riaccende la polemica sulla raccolta dei rifiuti e sul decoro urbano. Il gruppo consiliare di opposizione “Nuova Arzachena” chiede all'amministrazione come intende gestire il fenomeno dei cumuli di immondizia abbandonata in diversi punti del territorio. «Sono criticità evidenziate già nei mesi invernali, che si acuiscono in questo periodo – dice il consigliere Alessandro Malu -. Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di cittadini che lamentano uno stato di degrado in varie zone di Arzachena. Servono interventi urgenti. È il chiaro segno di un indirizzo politico, o meglio dell'assenza di un indirizzo politico, che ben al di là dei proclami sulla necessità di perseguire obiettivi di decoro urbano, inizia a mostrare i segni di un evidente fallimento».

Il consigliere Dorotea Fiori sottolinea che «con l'ordinanza sindacale dello scorso agosto il primo cittadino ha annunciato la guerra del Comune contro coloro che non rispettano le imposizioni in tema di decoro urbano, con tanto di sanzioni per i colpevoli. Nonostante gli spot – dice –, a stagione turistica già avviata, facciamo i conti giornalmente con situazioni di degrado, più volte segnalate anche durante le sedute consiliari, sia nel centro che nelle frazioni che nelle località turistiche. Questi scenari dimostrano non solo l'incapacità di far fronte alle evidenti criticità, ma il disinteresse della maggioranza su problemi evidenziati e tuttora irrisolti». Aggiunge Malu: «L'amministrazione avrebbe dovuto proseguire la strada già tracciata invece di tentare di modificare un modello di raccolta rifiuti che in passato ha prodotto concrete e significative soluzioni al problema. La scelta sconsiderata di non realizzare le isole ecologiche videosorvegliate previste nel capitolato d'appalto – spiega –, e in certi casi di eliminare quelle già realizzate, si accompagnerebbe alla volontà di istituire il servizio porta a porta nelle località costiere. L'esperienza di tanti comuni insegna che negli ambiti turistici questo servizio non è sufficiente, richiede l'attivazione delle cosiddette “valvole di sfogo”, cioè delle isole ecologiche». Per “Nuova Arzachena”, inoltre, andrebbero considerati gli eventuali maggiori costi che tali scelte comporterebbero sotto il profilo tributario, «con un verosimile aumento delle tariffe Tari, a discapito dei sistemi di premialità previsti per gli utenti e per i dipendenti della ditta che gestisce il servizio di raccolta». La minoranza chiede lumi alla giunta sulle annunciate soluzioni al fenomeno di abbandono rifiuti. «Vogliamo sapere che fine hanno fatto gli ingenti investimenti in opere, infrastrutture e attrezzature previsti dall'appalto – aggiunge Malu-, compresa la realizzazione del centro di travaso e l'attivazione dei servizi di ecocentro mobile. Oltre alle iniziative che comprendono il corretto utilizzo delle immagini delle telecamere per dissuadere gli incivili ad abbandonare i rifiuti».

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