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SANTA TERESA 

Municipalizzata Silene, Domenico Poggi al posto di Smaldini

Municipalizzata Silene, Domenico Poggi al posto di Smaldini

SANTA TERESA. Nuovi ruoli per l'amministratore unico della municipalizzata Silene. Domenico Poggi è anche direttore generale della società in house e del porto comunale. Sostituisce il dimissionario...

03 giugno 2018
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SANTA TERESA. Nuovi ruoli per l'amministratore unico della municipalizzata Silene. Domenico Poggi è anche direttore generale della società in house e del porto comunale. Sostituisce il dimissionario Carlo Smaldini, l'ex direttore dello scalo Longonsardo che ha lasciato l'incarico per ragioni personali e private a fine maggio. La notizia delle dimissioni, poco più di una settimana fa, è stato un fulmine a ciel sereno per l'amministrazione: Smaldini ha interrotto i rapporti quattro anni prima rispetto alla scadenza naturale del contratto. Dopo la chiusura del bilancio 2017, lascia al suo successore la società partecipata con un utile di oltre 500mila euro, 1 milione di patrimonio e 2 milioni e mezzo di euro di liquidità nei conti bancari. La giunta comunale ha adottato un atto di indirizzo con il quale ha dato mandato al sindaco Stefano Pisciottu, ovvero il socio unico della Silene multiservizi, di provvedere alla nomina del direttore generale e del porto specificando per l'assemblea dei soci «di deliberare l'integrazione di Domenico Poggi nelle funzioni e nei compiti con incarico distinto, separato e autonomo, rispetto alla sua carica sociale. Il nuovo doppio incarico ha una scadenza annuale: dal primo giugno al 30 aprile di ogni anno sarà rinnovato in modo automatico salvo disdetta scritta di una delle due parti».

Nella premessa della delibera di giunta, fra l'altro, è evidenziato che Poggi, ha operato in completa autonomia, in sostituzione dell'allora direttore del porto nel corso della stagione estiva 2014. «La soluzione individuata - si legge nella delibera - è temporanea, segue la durata residua dell'attuale amministrazione politica in consiglio comunale (il mandato scade tra 2 anni), non pregiudica così le future scelte delle amministrazioni successive». (w.b.)

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