La Nuova Sardegna

Olbia

Il doppio scolmatore in Regione pronto il dossier delle correzioni

di Serena Lullia
Il doppio scolmatore in Regione pronto il dossier delle correzioni

Lo Studio d’Equipe ha depositato le osservazioni al Piano Technital approvato dal consiglio comunale No alle due vasche di laminazione a Mannazzu. Proposti i canali ad anello per mettere al sicuro la città

05 giugno 2018
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Anelli salva-città contro le vasche di laminazione. Lo studio d’Equipe, coerente con la sua idea dell’acqua fuori da Olbia, ha presentato in Regione le osservazioni al Piano Technital approvato dal Consiglio comunale. Il pool di tecnici olbiesi promuove in linea di massima il passo avanti fatto con il progetto alternativo al Mancini, ma continua a ribadire l’inopportunità di realizzare i due grossi bacini di laminazione a Mannazzu, zona Putzolu.

Doppio scolmatore. Studio d’Equipe, associato con Ingg. Corrao ricorda come la soluzione Technital abbia messo in evidenza l’attualità del canale scolmatore. «Il nostro scolmatore parte ugualmente da Abba Fritta ma è più interno di quello Technital – si legge nel documento inviato in Regione –. Posizione che ci permette di intercettare molta più acqua dai fiumi e di farne entrare 50 metri cubi al secondo in meno a Olbia. In più prevediamo di far partire sempre da Abba Fritta un altro scolmatore che va a finire in quello del Consorzio industriale a Cabu Abbas. Lo scolmo di parte del bacino idrografico a nord della città, nell’esistente canale denominato Cabu Abbas interposto a nord-est fra l’abitato e la zona industriale, servirebbe a chiudere “l’anello salva Olbia” (con terminali nel rio Padrongianus e nel canale Cabu Abbas, quindi a mare), consentendo l’intercettazione delle acque di piena di parte del bacino San Nicola».

Mancini stop. Inevitabile la posizione favorevole alla pietra tombale sul Piano Mancini già suggerita dal Comune e tutte le opere a esso connesse, tra cui l’allargamento dei canali. «Per quanto riguarda i lavori da eseguire nel reticolo urbano, particolarmente delicati e complessi, sarà opportuno accelerare l’approvazione dell’aggiornamento del Pai a seguito delle alluvioni del 2013 e 2015, per evitare si eseguano opere che, improprie rispetto a una soluzione, potrebbero non esserlo nel caso ne venissero privilegiate altre, ma anche per evitare si realizzino opere che potrebbero, a “piano” approvato, rivelarsi pericolose o che potrebbero portare a veri e propri sprechi di soldi pubblici».

Meno acqua in città. I tecnici dello studio D’Equipe con la loro soluzione del doppio scolmatore senza vasche di laminazione sono sicuri di poter ridurre le portate di acqua da convogliare all’interno della città secondo questo schema. il Porto romano con -25% dei bacini del San Nicola e -1% del Zozò; l’ansa di Via Redipuglia con un -58% del bacino del Seligheddu , -36% del Gaddhuresu, infine la Zona Cimitero col -30% del bacino del Paule Longa. «Tutte le soluzioni che non prevedessero questi alleggerimenti porterebbero, oltre ad ipotizzare casse di laminazione adiacenti e dentro la città, a onerosi e delicatissimi lavori e al sollevamento degli argini».

In Primo Piano
La sentenza

La Corte Costituzionale cassa le “norme estranee” fra quelle sanitarie che la Regione aveva inserito nella legge di stabilità 2023

Le nostre iniziative