La Nuova Sardegna

Olbia

Sequestro alle Piscine, è polemica

Sequestro alle Piscine, è polemica

Arzachena, l’opposizione: togliete l’Ambiente all’ex direttore dei lavori Occhioni

07 giugno 2018
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ARZACHENA. Le minoranza intervengono sul sequestro preventivo della strada sterrata alle Piscine, provvedimento della forestale di Olbia per presunte irregolarità nella realizzazione dell’opera. La strada e il posizionamento di un chiosco vicino alla spiaggia si intrecciano in vicende giudiziarie e politiche, scoppiate a marzo. Allora l consigliere con delega all’Ambiente Michele Occhioni era progettista e direttore dei lavori. «La posizione di Occhioni resta politicamente ed eticamente inaccettabile – dichiara la capogruppo di Nuova Arzachena, Maria Giagoni –. Come e più di tutti dovrebbe rispettare le norme e tutelare l’ambiente. Dispiace per quegli imprenditori che agendo in buona fede devono affrontare difficoltà per la presunta illegittimità delle autorizzazioni. Temiamo che si verifichi una disparità di trattamento per situazioni del tutto analoghe. Considerato il continuo silenzio della maggioranza alle nostre segnalazioni, è palese che l’amministrazione non abbia alcuna intenzione di fare chiarezza sulle spinose vicende dei chioschi». Il capogruppo di opposizione “Arzachena bene comune” incalza: «Questo provvedimento della forestale evidenzia che le nostre preoccupazioni tre mesi fa erano più che legittime. Cioè quando – dichiara Gigi Astore –, in seguito all’ordinanza del dirigente comunale di sospensione dei lavori avevamo chiesto le dimissioni per incompatibilità del consigliere Occhioni. Lui più di altri avrebbe dovuto vigilare su un settore di sua competenza. Non è un attacco alla figura professionale e tecnica di Occhioni, ma politico. La vicenda giudiziaria è ancora aperta. C'è un ricorso al Tar che esprimerà un giudizio nel merito a maggio e ora si attende la decisione del giudice sul sequestro». A oggi Occhioni non è più direttore dei lavori del progetto alle Piscine. «Non chiediamo le sue dimissioni da consigliere, è libero di esercitare la professione, ma non può continuare ad avere la delega all’Ambiente» (w.b.)

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