La Nuova Sardegna

Olbia

Il futuro di Olbia è sul grande schermo

Il regista e attore George Clooney durante un sopralluogo all’aeroporto di Venafiorita
Il regista e attore George Clooney durante un sopralluogo all’aeroporto di Venafiorita

Il Comune va a caccia delle grandi produzioni con un bando. L’assessore: «Così si promuove il territorio e si crea ricchezza»

10 giugno 2018
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OLBIA. Ci sono le idee e ci sono pure le location. E cose come i festival del cinema e la presenza in città di Clooney armato di ciak non fanno altro che dare gambe alle ambizioni. Olbia adesso vuole diventare la città del cinema. Una specie di piccola Cannes in terra sarda capace di attirare le telecamere delle migliori produzioni nazionali e internazionali. Il Comune in questo senso gioca un ruolo fondamentale. Da poco ha per esempio lanciato un bando proprio per invitare le produzioni a girare film o serie tv all’interno dei confini comunali. Di certo la scelta di George Clooney di girare «Catch–22» nell’aeroporto dismesso di Venafiorita funzionerà da grande sponsor per la città. Un precedente che potrebbe definitivamente spalancare le porte alle ambizioni del Comune e di chi con il cinema ci lavora.

Il discorso è emerso in modo chiaro anche alla presentazione dell’Olbia film network, unico mercato del cinema in Sardegna e il secondo in Italia. «Il percorso è partito quando abbiamo presentato il network a Cannes e a Venezia – spiega Sabrina Serra, assessore alla Cultura –. Vogliamo far diventare Olbia una città sempre più appetibile e allo stesso tempo generare un indotto economico». La pensa allo stesso modo Matteo Pianezzi, direttore artistico del network: «Le produzioni stanno capendo che qui si può lavorare bene. In un solo anno Clooney e Sorrentino, per esempio, hanno scelto Olbia. È fortuna, ma anche lungimiranza lavorativa».

A caccia di telecamere. Il Comune, insieme alla Sardegna film commission, ha pubblicato il bando «Filming Olbia». In poche parole, il Comune mette a disposizione un finanziamento per coprire parte delle spese di produzione per chiunque, nel mondo, voglia girare un film o una serie in città. «Siamo anche presenti nel portale del ministero – aggiunge l’assessore Serra –. Qui i produttori possono conoscere i territori. Noi abbiamo inserito 30 location, dalle spiagge alle chiese campestri fino alle nostre frazioni».

I festival. Un ruolo importante lo giocano i festival. Come appunto l’Olbia film network, al via il 16 e che da quest’anno ingloba anche il Figari film fest, e naturalmente il Cinema di Tavolara, da molti considerato il «festival del cinema più bello del mondo», in scena a luglio.

Economia che gira. L’obiettivo è anche quello di far girare l’economia. Solo per l’Obia film network arriveranno 250 esperti del settore da tutto il mondo, con 60 camere degli hotel prenotate. Invece per la serie di George Clooney, che ha appena ritirato il premio alla carriera a Los Angeles, sono arrivati quasi 500 addetti ai lavori. E sono sempre centinaia i sardi impegnati sul set, tra comparse, operatori del cinema, scenografi, barbieri, guardie, cuochi e operai.

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