La Nuova Sardegna

Olbia

La Regione ora si difende: l’ok spetta alla Provincia

La Regione ora si difende: l’ok spetta alla Provincia

L’assessorato: «Non tocca a noi autorizzare il sì alle 417 tonnellate di umido» L’intervento dopo le polemiche in Gallura: «Ora il Cipnes avanzi la proposta»

12 giugno 2018
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OLBIA. Il caos è istituzionale. A fare da sfondo all’emergenza rifiuti è un incrocio di accuse, proroghe e circolari. L’ultimo capitolo lo scrive la Regione, con l’assessorato all’Ambiente che spiega che non tocca a Cagliari riportare da 240 a 417 il limite delle tonnellate settimanali di rifiuti organici scaricabili nella discarica di Spiritu Santu. Secondo la Regione, toccherebbe invece alla Provincia, che a sua volta, sabato, aveva concesso una proroga di quindici giorni proprio per andare incontro alle esigenze dei Comuni. In ogni caso, la situazione sembrerebbe essersi quasi risolta. Il timore dei sindaci, che avevano proclamato lo stato d’emergenza e che avevano duramente attaccato la Regione, era quello di dover conferire i rifiuti eccedenti in altri impianti dell’isola, con un enorme esborso per le casse comunali. Per questo avevano chiesto di riportare il limite a quota 417 tonnellate. «Non spetta alla Regione autorizzare il conferimento delle 417 tonnellate a settimana di rifiuti organici nell'impianto di compostaggio del Cipnes, in quanto l'autorità competente al rilascio dell’autorizzazione è la Provincia di Sassari – si legge in una nota della Regione –. Le competenze della Regione attengono alla pianificazione della gestione dei rifiuti nel rispetto della gerarchia comunitaria, che prevede la preferenza del recupero di materia sullo smaltimento e che tale recupero sia fatto privilegiando il principio di prossimità degli impianti di cui la Regione si è dotata, nel corso degli anni, grazie alla sensibilità e collaborazione dei territori». Poi la mossa dell’assessorato all’Ambiente. «Abbiamo scritto al Cipnes invitandolo a trasmettere alla Provincia, nei minimi tempi tecnici, la proposta di modifica non sostanziale dell'autorizzazione integrata ambientale per incrementare la potenzialità dell'impianto nel rispetto dei requisiti normativi vigenti – continua la nota della Regione –. In attesa di tale eventuale modifica, abbiamo chiesto al Cipnes la possibilità a mettere a disposizione le infrastrutture, cioè le stazioni di trasferimento ed eventualmente l'impianto di Spiritu Santu, per smaltire l'eccesso stagionale della frazione organica comunale e, di conseguenza, farsi carico del suo trasferimento negli impianti di Tempio, Porto Torres e Villacidro, secondo il principio di prossimità e in base alla disponibilità acquisita, al fine di contenere i costi di trasporto a carico dei Comuni».



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