La Nuova Sardegna

Olbia

Niente bagni e tintarella, estate nera alla Sciumara

Walkiria Baldinelli
Niente bagni e tintarella, estate nera alla Sciumara

Tra divieti di balneazione e passerelle fuori uso, la spiaggia di Palau è off limits da un mese. Protestano i turisti e gli operatori: «Non è un bel biglietto da visita per il paese»

20 giugno 2018
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PALAU. Con la prima ondata di turisti si acuiscono i disagi per il divieto temporaneo di balneazione nella spiaggia della Sciumara. Una delle più affollate della Gallura. L'ordinanza che campeggia all'ingresso dell'arenile è stata firmata il 24 maggio scorso dal commissario del comune di Palau, Mario Carta. Le numerose segnalazioni dei frequentatori del lido riguardano anche l'impossibilità di poter prendere la tintarella su una parte della spiaggia, è ancora fuori uso infatti la passerella che consente di attraversare il tratto di mare in cui sfocia il fiume Surrau. Disagi anche per gli operatori economici, visto che molti turisti, soprattutto a causa del divieto di balneazione, decidono di trascorrere altrove le vacanze.

Il divieto di balneazione nella spiaggia della Sciumara è di 28 giorni fa. L'Arpas aveva segnalato al Comune parametri batteriologici fuori norma, il commissario Carta aveva emesso un'ordinanza, che non è stata ancora revocata. I prelievi risalgono allo scorso 16 maggio, hanno rilevato valori superiori alla norma di escherichia coli e enterococchi intestinali. Non sono indicate le cause del superamento dei limiti. Il divieto di balneazione nel tratto di mare relativo alla stazione di monitoraggio della “Sciumara foce Surrau” è affisso all'ingresso della spiaggia, che già da oltre un mese è frequentata da bagnanti e turisti. Inevitabili i disagi, come raccontano alcuni di loro: «Siamo frequentatori assidui di questa spiaggia, trascorriamo due mesi di vacanze a Palau, dispiace dover scegliere lidi alternativi». Tra i visitatori ci sono anche coloro che soggiornano nei comuni vicini. «È una delle nostre mete immancabili, anche se momentaneamente non possiamo fare il bagno non rinunciamo comunque a una passeggiata. Fin dove è possibile, perché la passerella è impraticabile». Già dallo scorso 18 maggio erano iniziati campionamenti aggiuntivi dell'Arpas. «Speriamo che il problema si risolva presto – dicono alcuni residenti -. Non vengono fornite ulteriori spiegazioni, a parte il cartello di divieto. Può succedere che i campioni d'acqua prelevati dopo periodi di abbondanti piogge registrino parametri fuori norma. E quindi scatti il divieto di balneazione. Ma altrove le ordinanze sono state revocate da un pezzo. Qui, invece, è in vigore da quasi un mese. A stagione iniziata non è certo una bella immagine della spiaggia per i turisti. Non solo non si può fare il bagno, non è ancora stata riparata nemmeno la passerella».

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