La Nuova Sardegna

Olbia

L’ultimo saluto a Corsaro schiacciato dal suo trattore

di Angelo Mavuli
L’ultimo saluto a Corsaro schiacciato dal suo trattore

Folla al funerale del 78enne vittima di un incidente mentre lavorava nella vigna Toccante omelia del parroco di fronte al secondo lutto che ha travolto la famiglia

21 giugno 2018
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TEMPIO. Si sono svolti ieri nella cattedrale di San Pietro, alla presenza di tantissima gente, i funerali del 78enne Diego Corsaro rimasto vittima di un incidente sul lavoro nella serata fra lunedì e martedì scorsi, mentre era intento a medicare la vigna, a bordo di un trattore che si è rovesciato improvvisamente, schiacciandolo. Meno di un mese fa nella stessa chiesa erano stati celebrati i funerali di suo figlio Angelo, morto in seguito a un incidente stradale sulla statale Santa Teresa–Castelsardo, sul quale rimangono ancora aperti mille interrogativi legati ai soccorsi. Al nuovo lutto che ha colpito in così breve tempo la famiglia Corsaro, ha cercato di dare un senso e un significato, ancora una volta, il parroco della cattedrale, don Antonio Tamponi, grande amico e confidente di Angelo. Il sacerdote ha riferito le parole di Paolo VI, («prossimo santo», ha detto), quando rivolse un appello ai brigatisti per chiedere la liberazione di Moro. «La mia bocca è muta e sulle mie labbra vi è una pietra tombale», come dire che di fronte alla nuova tragedia, abbattutasi come una furiosa tempesta sulla famiglia Corsaro, è difficile davvero esprimere parole di conforto. Parole che don Tamponi, con molta commozione, ha saputo comunque trovare nel proseguo della sua breve omelia. Durante i funerali di Angel, il sacerdote aveva lasciato tutti stupiti, invece, affermando improvvisamente con voce ferma che «Angelo Corsaro non era stato chiamato da Dio». Una affermazione che ancora oggi la gente interpreta come un pronunciamento anticipato di un giudizio su quanto non sarebbe stato umanamente e professionalmente fatto dalla sanità per salvargli la vita. Il prete ha sempre replicato che c’è un’inchiesta in corso da rispettare anche se insiste sul concetto che non si può sempre dare la colpa a Dio di quanto accade.

Su quell’incidente la Procura della Repubblica di Tempio ha indagato, oltre all’automobilista dell’altra macchina, tre medici e la direttrice sanitaria del Paolo Dettori. È sin troppo evidente che il focus è concentrato sui soccorsi.

Diego Corsaro, sul cui incidente non vi sono dubbi di sorte, è stato tumulato nel cimitero cittadino.

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