La Nuova Sardegna

Olbia

BORTIGIADAS 

Ragnedda tra i membri dell’Iamcr

Ragnedda tra i membri dell’Iamcr

È stato eletto nell’associazione internazionale di comunicazione

26 giugno 2018
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BORTIGIADAS. Ai tanti titoli culturali e accademici che ne impreziosiscono il curriculum, ora Massimo Ragnedda dovrà aggiungere anche quello di vice chair del Working Group on Digital Divide per l'Iamcr, la più grande associazione internazionale di media e comunicazione.

Lo studioso bortigiadese, che lavora presso la Nortumbria University di Newcastle come Senior Lecturer di Mass Communication, è stato eletto all’unanimità. Segno che tra i suoi colleghi accademici delle principali università del pianeta c’è stato un accordo pieno. Quella che ricoprirà è una carica che avrà la durata di due anni e che lo vedrà collaborare al fianco di due suoi colleghi dell'Università di Mosca. L'Iamcr (International Association for Media and Communication Research) è la più grande e diffusa organizzazione mondiale sugli studi della comunicazione. «Con questa elezione - dichiara Ragnedda - oltre a guidare questo gruppo di studiosi da tutte le parti del mondo (dal Nepal alla Cina, dall'Africa alla Russia,) entro a far parte del governing body dell'Iamcr». L’elezione di Ragnedda è avvenuta in Oregon, dove si è svolta la conferenza che si può definire di investitura. Lo scorso anno si svolse in Colombia, quest’anno, invece, negli Usa, terra di quel terzo livello del “digital capital” di cui Massimo Ragnedda ha teorizzato l’esistenza nelle sue ultime pubblicazioni, suscitando l’interesse della comunità mondiale degli studiosi. Indubbiamente la qualità degli studi intrapresi e l’originalità delle tesi che questi contengono sono alla base dell’elezione di Ragnedda. Il mondo che Ragnedda teorizza e analizza non è più solo quello che ha inventato e scoperto la rete e nemmeno quello che si è posto il problema del superamento del digital divide. La vera sfida, per Ragnedda e non solo, consisterebbe semmai ora nel comprendere il rapporto che può sussistere tra le forme di disuguaglianze che caratterizzano il digitale e il mondo sociale. Un obiettivo che non si può ridurre a una semplice ipotesi di ricerca. (g.pu.)

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