La Nuova Sardegna

Olbia

Autistico, la Assl gli taglia ogni assistenza

Stefania Puorro
Autistico, la Assl gli taglia ogni assistenza

La storia di un giovane al quale sono state interrotte le cure e le terapie. L’indignazione del padre

09 luglio 2018
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OLBIA. Soffre di una grave forma di autismo e gli viene improvvisamente negata l’assistenza. Può contare sempre sull’amore e l’assistenza dei suoi genitori, ma adesso Daniele (nome di fantasia) non ha più cure e terapie. E chissà quando potrà ottenerle di nuovo, visto che è stato inserito nella lista d’attesa di un centro specializzato.

La storia di questo ragazzo, che ha poco più di 20 anni, è davvero assurda. E raccontarla è suo padre. «Tre anni fa mio figlio era stato ricoverato al Serafico di Assisi, un istituto d’eccellenza che costa 235 euro al giorno e che la Regione, dopo avermi concesso l’autorizzazione per cominciare il percorso terapeutico e di cure, ha sempre pagato. Un anno fa, però, la Assl di Olbia mi ha fatto sapere che non c’erano più i soldi per coprire le spese suggerendomi di riportare in Sardegna mio figlio per inserirlo nel progetto “Ritorno a casa”, che prevede un sostegno annuo di 20mila euro. No, io non ero convinto. E non erano d’accordo neppure gli specialisti che ad Assisi seguivano mio figlio. Ma alla fine abbiamo accettato di riportare Daniele a casa (era il luglio 2017). Da quel momento, Daniele ha potuto contare sull’assistenza domiciliare che però si è interrotta una ventina di giorni fa. Che cosa è successo? La Assl ci ha comunicato che mio figlio non aveva più diritto a far parte del progetto “Ritorno a casa” perché questo aiuto viene dato a coloro che rimangano ricoverati in un centro per almeno 12 mesi di fila. Mi è sembrato di sognare. Ma come sarebbe a dire? E’ stata l’azienda socio sanitaria a spingermi a interrompere il percorso cominciato in un centro di eccellenza ad Assisi, altrimenti io non avrei mai mosso mio figlio. Avrebbero dovuto farmi sapere che il progetto di assistenza a casa sarebbe potuto durare solo un anno, invece non mi hanno comunicato niente».

Così 20 giorni fa la Assl ha suggerito alla famiglia di Daniele di cercare un’altra struttura convenzionata per l’assistenza agli autistici in Sardegna considerando che la spesa massima giornaliera sarebbe dovuta essere di 155 euro. «Io e mia moglie abbiamo cominciato a girare l’isola per trovare un centro adeguato e alla fine abbiamo scelto il “Gesù Nazareno” di Sassari. Ma qui è nato un altro gravissimo problema: non c’è posto, bisogna aspettare. E chissà per quanto Mi pongo comunque una domanda - chiude il padre del ragazzo -: ci hanno negato la proroga del progetto “Ritorno a Casa” e ci invitano a trovare una struttura convenzionata che costa di più? Questa è una vera contraddizione e ancora una volta a pagarne le conseguenze è solo mio figlio».

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