La Nuova Sardegna

Olbia

I rifiuti invadono i marciapiedi la raccolta riprende stamattina

di Tiziana Simula
I rifiuti invadono i marciapiedi la raccolta riprende stamattina

La discarica è al collasso e per la seconda volta la De Vizia non riesce a ritirare la frazione organica Comune e Cipnes trovano una soluzione d’emergenza. L’interrogazione del Movimento 5 stelle 

10 luglio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Il volto dell’emergenza è questo: bidoni stracolmi lungo i marciapiedi e camion incolonnati davanti alla discarica. Il caos umido fa saltare i nervi ai cittadini. Anche ieri, come era già successo sabato, gli operatori della De Vizia non sono riusciti a ritirare i rifiuti organici lasciati fuori dalle abitazioni perché la discarica di Spiritu Santu è stracolma. La situazione tornerà alla normalità oggi. Il Comune fa sapere che la raccolta dell’umido avverrà indistintamente in tutti i quartieri. Un sospiro di sollievo dopo giorni di vera emergenza. Sabato non era stato possibile effettuare il terzo turno settimanale di raccolta. La stessa cosa è accaduta ieri, con gran parte di Olbia che è rimasta piena di rifiuti organici sulle strade. E tutto questo in piena estate, con le temperature oltre i 30 gradi e i cittadini esasperati dal disagio e arrabbiati per la scarsa comunicazione. Il motivo dell’emergenza è noto: nella discarica, utilizzata da 14 Comuni, si possono conferire solo 417 tonnellate di rifiuti organici alla settimana. Una soglia troppo bassa, visto che solo Olbia ne produce 250. E così durante il periodo estivo, con il pieno di turisti, si arriva al collasso. Il sindaco Settimo Nizzi pochi giorni fa aveva spiegato che è impossibile alzare la soglia delle tonnellate, un’operazione che comunque spetta a Provincia e Regione. Impossibile anche conferire i rifiuti in altri impianti dell’isola, anche loro saturi. Così ieri, in un incontro tra Nizzi e vertici del Cipnes, che gestisce la discarica, è stata trovata una soluzione momentanea: l’umido eccedente non verrà valorizzato ma trattato in maniera differente, cioè attraverso il processo di stabilizzazione. E intanto arriva un’interrogazione dei consiglieri comunali del M5s, Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio: «Vogliamo capire se l'emergenza sia superabile rispettando semplicemente i contenuti del piano regionale dei rifiuti che prevede che l'impianto di compostaggio di Tempio debba e possa accogliere le prevedibili e documentate quantità di frazione umida. Appare inverosimile che non ci sia una pianificazione e vogliamo fugare ogni dubbio che questo stato emergenziale sia un pretesto per avvalorare l'ipotesi di ampliamento della discarica a fronte delle divergenti previsioni del piano regionale». Invece il comitato di Zona ospedale propone la distribuzione di compostiere a quei cittadini che possiedono un giardino. (d.b.)

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative