La Nuova Sardegna

Olbia

«Galleria anti-alluvione? A Olbia Più facile che a Genova»

Serena Lullia
«Galleria anti-alluvione? A Olbia Più facile che a Genova»

L’ingegnere della Technital mette a confronto il tunnel ligure con quello olbiese: «Tempi veloci grazie al granito, all’uso degli esplosivi e al riutilizzo dei materiali» 

22 luglio 2018
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OLBIA. Gemelli diversi. Lo scolmatore genovese sul Fereggiano è l’esempio pratico a cui la città guarda per il suo tunnel salva-alluvione. Tra le due opere ci sono tante somiglianze. Ma le differenze potrebbero essere il valore aggiunto. Dalla visita del sindaco Settimo Nizzi nel capoluogo ligure arrivano preziose indicazioni. Vedere dal vivo la galleria genovese quasi ultimata, capirne tempi e difficoltà, rendono meno virtuale l’ipotesi del maxi tunnel da realizzare sotto la pelle di Olbia.

Lunghezza tripla. Il tunnel costruito per deviare il Fereggiano in mare è lungo 3,7 chilometri. I primi 900 metri già esistevano. Gli altri sono stati scavati con microcariche per raggiungere un diametro di 5 metri per 5. A Olbia lo scolmatore previsto nel Piano Technital è lungo 12 chilometri e oltre 9 metri di diametro. Costi e tempi. Il tunnel genovese è costato 45 milioni di euro, poco più di tre gli anni di lavoro. Per la galleria olbiese ci sono 125 milioni di euro finanziati dal ministero. «A Genova avevamo previsto che si realizzasse una prima parte di scavo e si passasse al rivestimento della galleria – spiega l’ingegnere Simone Venturini, padre degli scolmatori genovesi e autore del progetto di Olbia –. La roccia si è invece rivelata così buona da poter fare tutto lo scavo e passare solo dopo al rivestimento. A Olbia la roccia è di gran lunga migliore in termini di compattezza. A differenza di Genova poi non c’è un tratto unico di galleria, ma i 12 chilometri sono distribuiti in più tronconi. È quindi vero che è complessivamente più lunga, ma la divisione su più spezzoni, consente una lavorazione più semplice e il passaggio di due mezzi in contemporanea. Il materiale degli scavi non sarà portato via ma riutilizzato per ricoprire la galleria. Operazione che riduce l’impatto ambientale e taglia i costi». Per il Piano Technital si ipotizzano 27 mesi per lo scavo della galleria più 12 mesi per le opere di presa. Termine che indica i punti in cui i vari fiumi del territorio, saranno catturati con delle deviazioni che confluiranno nello scolmatore. «Abbiamo avuto qualche difficoltà in fase di avvio del cantiere per la richiesta di alcune autorizzazioni aggiuntive. Per il resto possiamo parlare di cantiere modello».

Gli esplosivi. Differente il tipo di esplosivo usato. «A Genova siamo andati avanti con microcariche per il tipo di roccia e per la delicatezza dell’area proprio sotto la città – dice Luca Berruti, ingegnere del Settore interventi Difesa del suolo per la Regione Liguria –. Piccole esplosioni con massimo tre metri di sfondo, in alcuni tratti anche di un solo metro. Significa quindi avanzare poco». A Olbia si useranno cariche normali. «Sia per la presenza del granito, sia perché non siamo in città ma in campagna», conclude Venturini.



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