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Olbia

Spiritu Santu, la Provincia dice sì: «Più rifiuti urbani nella discarica»

di Giandomenico Mele
Spiritu Santu, la Provincia dice sì: «Più rifiuti urbani nella discarica»

L’accordo dopo settimane di emergenza e di braccio di ferro con la Regione, i Comuni e il Cipnes Autorizzato l’aumento (sino a 420 tonnellate alla settimana) della potenzialità di trattamento 

18 agosto 2018
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OLBIA. Più rifiuti per la discarica di Spiritu Santu. La Provincia di Sassari, su proposta della Regione, ha autorizzato l'aumento della potenzialità massima di trattamento nella sezione “compostaggio di qualità” per la quantità limite di 420 tonnellate alla settimana. La potenzialità massima complessiva annuale (rifiuti urbani più rifiuti speciali) è stata elevata fino a 21.840 tonnellate all’anno, per i quali è ammesso un quantitativo massimo di rifiuti urbani di 20.000 t/a. La Provincia di Sassari, titolare dei relativi poteri in materia ambientale, ha quindi deciso di aggiornare l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale), sulla base della proposta della Regione di presentare una modifica non sostanziale, in conformità a quanto previsto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, per i bacini interessati “da popolazione fluttuante dovuta alle presenze turistiche”, allo scopo di incrementare la potenzialità di trattamento della frazione organica conferita in discarica.

Stop emergenza? Un provvedimento atteso e chiesto a gran voce dai sindaci della Gallura, dopo che dalla fine di giugno la discarica era stata considerata al collasso. Impossibile conferire altri rifiuti organici prima di smaltire le tonnellate già presenti nell’impianto del Cipnes. Con l’arrivo dei turisti e con i ristoranti che lavorano a pieno ritmo, la quantità dei rifiuti organici si è moltiplicata. La questione non riguarda solo Olbia, ma anche altri tredici Comuni. Compresi quelli che d’estate si riempiono di turisti, da Budoni alla Maddalena passando per Arzachena. Lo scorso 11 luglio, per la prima volta, a Olbia non era stato possibile effettuare il terzo turno settimanale di raccolta dell’umido, previsto solo per il periodo estivo. I sindaci dei 14 Comuni che conferiscono a Spiritu Santu avevano proclamato lo stato d’emergenza. La soglia delle tonnellate settimanali di umido era stata infatti abbassata da 417 a 240. Poi Provincia e Regione avevano individuato una strada comune per mantenere il limite a quota 417, che ora con la concessione dell’Aia diventa stabile fino al completamento dei lavori per il nuovo impianto di trattamento e trasformazione in biogas. Una soglia comunque troppo bassa per le esigenze turistiche.

Precauzioni. Una ordinanza della Provincia a luglio aveva ordinato al Cipnes di implementare e installare le lame d’aria in corrispondenza delle aperture dei biostalli e del capannone di ricezione della frazione organica, di effettuare altresì uno studio nel quale fossero rilevati ed elaborati dati relativi agli impatti odorigeni in ogni sezione dell’impianto compresa la discarica confrontando tali dati con quelli ottenuti nei recettori a Murta Maria. Contestualmente il Cipnes è tenuto ad aggiornare il Piano di monitoraggio della discarica.

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