La Nuova Sardegna

Olbia

Il Comune dichiara guerra ai furbetti dell’ombrellone

Il Comune dichiara guerra ai furbetti dell’ombrellone

Golfo Aranci, un’ordinanza vieta il “parcheggio” delle attrezzature in spiaggia Il sindaco Giuseppe Fasolino: giusto evitare la privatizzazione di spazi pubblici

22 agosto 2018
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GOLFO ARANCI. Il Comune dichiara guerra ai furbetti dell’ombrellone in spiaggia. La Regione con una propria ordinanza ha già esplicitamente vietato di lasciare, oltre il tramonto del sole, sulle spiagge libere, sedie sdraio, tende o altre attrezzature sulle spiegge libere. Ma oggi il fenomeno dell’occupazione selvaggia è presente soprattutto di giorno. «Abbiamo da tempo monitorato le nostre spiagge – spiega il sindaco di Golfo Aranci Giuseppe Fasolino – rispetto alla cattiva pratica che vuole rendere privati spazi di pubblica fruibilità, e deciso di intervenire contro i bagnanti fantasma, ossia quelli che hanno l’abitudine di prenotare i posti migliori sulle spiagge libere sistemando la mattina presto ombrelloni, sdraio, lettini, asciugamani, borse, giochi gonfiabili per poi tornare al mare qualche ora più tardi». Un’antica abitudine che mal si concilia con la fruizione da parte di tutti dei tratti di spiaggia libera e con la necessità di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica nonché prevenire pericoli all’incolumità dei cittadini e turisti.

«Oggi si parla tanto di sicurezza – prosegue Fasolino – e poi si consente di lasciare incustodite borse e oggetti di vario tipo sull’arenile, con l’entrata in vigore dell’ordinanza, i frequentatori delle spiagge libere di Golfo Aranci, potranno posizionare tranquillamene la propria attrezzatura balneare ombrelloni e sdraio, che dovranno però essere obbligatoriamente rimossi al momento di andare via dalla spiaggia. Il giro di vite non è rivolto certo a chi si sposta per andare a fare il bagno, prendere il caffè o un gelato, ma a chi invece perpetra la cattiva abitudine di lasciare l'attrezzatura in riva al mare, occupando abusivamente suolo pubblico sistemano un “accampamento” per poi andare via, dedicarsi alle attività quotidiane e tornare in spiaggia con tutta calma. Nel frattempo, chi arriva successivamente al mare è costretto a farsi spazio facendo lo slalom tra lettini, ombrelloni, attrezzature balneari e oggetti di vario genere lasciati incustoditi al solo scopo di "prenotare" il posto migliore sulla battigia. «La spiaggia è un bene di tutti e ne deve essere sempre garantita la fruibilità – ricorda ancora il sindaco Fasolino – l’ordinanza comunale non vuole essere punitiva, ma semplicemente evitare comportanti di questo genere. La presenza di ombrelloni, gazebo, lettini, sedie e attrezzature balneari lasciate incustodite oltre a costituire una palese e illecita occupazione dell’arenile, può causare intralcio e limitazione al libero utilizzo della spiaggia, nonché arrecare pericolo alla sicurezza delle altre persone, e questo, dato il malcostume ormai conclamato, non possiamo certamente permetterlo».



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