La Nuova Sardegna

Olbia

Sacchi per strada e disagi: è ancora emergenza rifiuti

di Walkiria Baldinelli
Sacchi per strada e disagi: è ancora emergenza rifiuti

La Maddalena, immondizia accatastata vicino ai negozi. Sopralluogo dei Noe  Nonostante il super lavoro dei netturbini la differenziata non è ancora a regime

23 agosto 2018
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LA MADDALENA. Scendendo dal traghetto o dai barconi dopo una gita alle isole, i visitatori si riversano nel centro storico per un'immancabile passeggiata sul lungomare, ornato con aiuole e ben ordinato. Come gran parte del cuore pulsante della Maddalena. In alcune vie però non passano inosservati sacchetti di immondizia appesi ai cancelli delle abitazioni e cassonetti stracolmi di rifiuti, come nella strada che si affaccia sulla centrale piazza Umberto I o su qualche traversa vicina. Percorrendo in auto la zona che dal quartiere di Moneta porta a Caprera, alle spiagge, cale e calette, a pochi metri l'uno dall'altro ci sono sacchi e sacchetti abbandonati tra la vegetazione o lungo il ciglio della strada. Colpa degli incivili, senza dubbio. Ma dal quantitativo di rifiuti, per quanto differenziati, accumulati anche in prossimità di negozi e chioschi, per qualsiasi visitatore è facile intuire che esiste un'emergenza. Sono ignari, probabilmente, dell'esistenza dell'ordinanza sindacale urgente del 2 agosto scorso relativa proprio allo stato di emergenza della raccolta e trasporto rifiuti urbani nel territorio maddalenino. È stata emessa nel giorno in cui la Ciclat, l'ex gestore del servizio, ha chiuso con due anni di anticipo, in modo unilaterale, il contratto milionario stipulato nel 2013. Dal 3 agosto è subentrata la neonata municipalizzata “La Maddalena Ambiente”. Tra non poche difficoltà oggettive. A iniziare dai veicoli in dotazione non ancora sufficienti, sebbene sia stato avviato l'iter per potenziare il parco mezzi, il pregresso di rifiuti abbandonati, la sistemazione dell'ecocentro, da mesi era al collasso, e vicende giudiziarie ancora aperte tra Comune e Ciclat. Cittadini e commercianti contribuiscono come possono per mantenere pulita l'isola, nell'ecocentro in località Vaticano c'è il via vai di automobili con bagagliai e sedili colmi di rifiuti differenziati. E a tutte le ore si incrociano i mezzi comunali del servizio di igiene urbana, i 29 netturbini (erano tutti in forza al gestore precedente) stanno facendo turni straordinari. La mole del super lavoro non è legato solo al pienone di turisti di questi giorni. Se sul servizio porta a porta per le utenze private si registrano piccoli segnali di miglioramento, il problema più grosso è quello legato alla raccolta e al trasporto di rifiuti di negozi e attività commerciali. In una zona del centro, ad esempio, una commerciante racconta che non ritirano i rifiuti dal 25 luglio. Imballaggi di carta, perlopiù. In parte compressi e accatastati, in attesa di essere trasportati al centro di raccolta, altri separati e depositati in uno scarrabile fuori dal negozio. Il problema, come sottolineano alcuni residenti, è che i disagi si acuiscono anche perché gli incivili, dove trovano rifiuti accatastati gettano sacchetti con ogni tipo di immondizia. Allo stesso tempo, evidenziano un'emergenza che il Comune avrebbe potuto fronteggiare mesi prima. Perché l'idea di costituire una società in house per il servizio di nettezza e igiene urbana è stata trasformata in realtà, tramite approvazione in consiglio comunale, solo il 4 luglio scorso. Idea maturata a seguito dell'annuncio di rescissione contrattuale comunicato dalla Ciclat con sei mesi di anticipo. A seguito delle continue segnalazioni dei cittadini, la situazione di emergenza rifiuti sull’isola è finita nel mirino del Nucleo ecologico dei carabinieri (Noe), che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo nell'ecocentro.

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