Pronti auto e ambulatorio ma non si trova un medico
di Angelo Mavuli
Nella frazione di Bassacutena i cittadini in assemblea con il sindaco Biancareddu Sotto accusa la nuova geografia del sistema regionale. Una lettera al prefetto
01 settembre 2018
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TEMPIO. È drammatica la situazione nella frazione di Bassacutena dove 411 cittadini, da quasi due mesi ormai, dopo l’andata in pensione del medico, si trovano senza assistenza sanitaria e nella impossibilità assoluta di farsi prescrivere una ricetta o un qualunque medicinale da altri medici già pesantemente oberati dai propri pazienti. Nella stessa situazione anche 148 abitanti di San Pasquale. Tutto questo in seguito anche all’assurda modifica degli Ambiti territoriali che ha collocato Bassacutena e una parte della frazione di San Pasquale nell’Ambito territoriale dei comuni di Tempio, Aggius e Bortigiadas, a 35-40 chilometri di distanza, cioè su una percorrenza difficilissima e nella totale mancanza di collegamenti pubblici idonei. Ieri la vicenda, assente ovviamente il primo imputato, l’Ats Sardegna, è stata discussa a Bassacutena durante un’assemblea alla quale, impotente, ma deciso a dare battaglia su molti fronti, ha partecipato anche il sindaco Andrea Biancareddu. Assente l’assessore alle frazioni Aurora Careddu per impegni familiari, è spettato a Gian Paolo Comiti, stimato ex consigliere comunale nell’ultima legislatura, illustrare la drammaticità della situazione «indegna – l’ha definita – di un paese civile. Alta percentuale di ultra 65enni, numerosi cardiopatici, diabetici e pazienti trapiantati».
Diversi gli interventi degli abitanti, che hanno illustrato le problematiche e l’assurdità di convivere nel terrore di non poter avere una ricetta per un medicinale importante o un colloquio con un medico, riferimento sanitario di fiducia indispensabile.
A Biancareddu è spettato l’ingrato compito di ascoltare le proteste e proporre soluzioni. «Con la speranza – ha detto – di sfondare il diamantino muro della cocciutaggine dietro il quale la Giunta regionale e l’Ats Sardegna si sono sempre nascosti».
Il sindaco Biancareddu fa sapere di avere messo gratuitamente a disposizione dell’Ats oltre che l’ambulatorio, di fronte al quale avviene l’incontro, anche l’auto comunale, «stendendo un velo pietoso – dice – sulle decine di Panda dell’Assl lasciate a marcire nei piazzali a Tempio e a Olbia».
Il sindaco comunica che da parte del direttore dell’Assl di Olbia c’è la richiesta alla Regione per il riconoscimento di Bassacutena come zona disagiata, («come incentivo economico per i medici»), e la richiesta di poter usufruire, in attesa della nomina del medico a Bassacutena, dei medici di Luogosanto, Aglientu, Badesi e Trinità. Tutte richieste senza risposte, per avere le quali non è escluso che entro la prossima settimana gli abitanti di Bassacutena possano inscenare una clamorosa manifestazione di protesta.
Da Biancareddu, infine, l’assicurazione che porterà il tutto all’attenzione del prefetto.
Diversi gli interventi degli abitanti, che hanno illustrato le problematiche e l’assurdità di convivere nel terrore di non poter avere una ricetta per un medicinale importante o un colloquio con un medico, riferimento sanitario di fiducia indispensabile.
A Biancareddu è spettato l’ingrato compito di ascoltare le proteste e proporre soluzioni. «Con la speranza – ha detto – di sfondare il diamantino muro della cocciutaggine dietro il quale la Giunta regionale e l’Ats Sardegna si sono sempre nascosti».
Il sindaco Biancareddu fa sapere di avere messo gratuitamente a disposizione dell’Ats oltre che l’ambulatorio, di fronte al quale avviene l’incontro, anche l’auto comunale, «stendendo un velo pietoso – dice – sulle decine di Panda dell’Assl lasciate a marcire nei piazzali a Tempio e a Olbia».
Il sindaco comunica che da parte del direttore dell’Assl di Olbia c’è la richiesta alla Regione per il riconoscimento di Bassacutena come zona disagiata, («come incentivo economico per i medici»), e la richiesta di poter usufruire, in attesa della nomina del medico a Bassacutena, dei medici di Luogosanto, Aglientu, Badesi e Trinità. Tutte richieste senza risposte, per avere le quali non è escluso che entro la prossima settimana gli abitanti di Bassacutena possano inscenare una clamorosa manifestazione di protesta.
Da Biancareddu, infine, l’assicurazione che porterà il tutto all’attenzione del prefetto.