La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, ordini di demolizione per sette abusi edilizi

di Serena Lullia
Olbia, ordini di demolizione per sette abusi edilizi

Sempre alta l’attenzione del Comune nel controllare la regolarità degli immobili La benna punta su tre case al mare a Cugnana e un ex magazzino in via Veneto

04 settembre 2018
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OLBIA. Sette ordinanze di demolizione sotto il sole di luglio e agosto. L’estate non abbassa il livello di attenzione dell’ufficio tecnico comunale sugli abusi edilizi, grandi e piccoli. Tra Mare e Rocce, Cugnana, San Pantaleo. Lo dimostrano i dati dei provvedimenti firmati in questi ultimi due mesi. Un messaggio chiaro ai furbetti del blocchetto. Prima o poi i controlli del Comune arrivano.

Le segnalazioni. Ovviamente un territorio vasto come quello olbiese non è facile da tenere sotto controllo. Ma esiste una fitta rete di sentinelle che comprende cittadini, Demanio, Capitaneria, Forestale. Una volta ricevuta la segnalazione il settore Urbanistica del Comune procede a una indagine sul posto. Si verifica poi se esistono autorizzazioni e concessioni. Nel caso in cui non ci siano si procede con l’ordinanza di demolizione. I proprietari hanno 90 giorni di tempo per abbattere gli abusi. Spesso il provvedimento viene impugnato davanti al Tar con la richiesta al giudice di sospendere l’ordinanza. Nel caso in cui il tribunale amministrativo non accolga la richiesta di congelare la demolizione e il proprietario non abbia provveduto, tocca al Consiglio comunale decidere il destino dell’immobile. Acquisirlo al patrimonio dell’ente locale o demolirlo a sue spese. In questo secondo caso il Comune diventa automaticamente proprietario dell’area.

Case sul mare. La benna punta su tre case fronte mare a Cugnana, di circa 60 metri quadri. Si trovano una a fianco all’altra. Nate negli anni Settanta senza alcuna concessione edilizia e mai sanate, sono state segnalate dal Demanio al Comune. Che ne ha verificato l’irregolarità. L’ordinanza di demolizione è stata impugnata dai proprietari. Il giudice amministrativo ha accolto la richiesta di sospensiva e si pronuncerà a breve nel merito.

Magazzino in via Veneto. Anche in questo caso il Settore Pianificazione e Gestione del territorio ha fatto delle verifiche su un edificio usato come magazzino in via Vittorio Veneto. L’immobile, tra l’altro in zona HI4, ad altissimo rischio idraulico secondo il Piano di assetto idrogeologico, è privo di autorizzazione.

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