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Calunnia, i difensori di Manca: «Estraneo ai fatti contestati»

ARZACHENA. «Sono state formulate a carico del nostro assistito ipotesi di reato del tutto infondate e non rispondenti alla realtà». È quanto sostengono i difensori di Nicola Manca per il quale la...

08 settembre 2018
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ARZACHENA. «Sono state formulate a carico del nostro assistito ipotesi di reato del tutto infondate e non rispondenti alla realtà». È quanto sostengono i difensori di Nicola Manca per il quale la Procura di Tempio ha chiesto il rinvio a giudizio per calunnia e sostituzione di persona. «A oggi il nostro assistito non ha ricevuto alcuna notifica della richiesta di rinvio a giudizio e della fissazione dell’udienza preliminare – dicono gli avvocati Rino Cudoni e Luigi Esposito – Non corrisponde al vero che il signor Manca abbia mai scritto alcun esposto e tantomeno avrebbe chiesto di inviare la raccomandata ad un collega. Si tratta di circostanze prive di fondatezza probatoria che troveranno puntuale smentita nelle opportune sedi giudiziarie. Quanto all’indagine avviata dalla Procura, Manca, nel respingere la ricostruzione effettuata dalla magistratura inquirente, ripone tutta la sua fiducia nell’autorità giudiziaria che valuterà i fatti così come ricostruiti nell’indagine della polizia giudiziaria. Fatti che vedono il nostro cliente estraneo alle presunte gravi circostanze denunciate (abusi edilizi e reati ambientali) ed altresì presunta parte attiva di una presunta attività diretta a calunniare i signori Meloni e Azzali, con i quali – precisano – Manca non ha nulla a che vedere».

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