La Nuova Sardegna

Olbia

Ecocentro, l’ex sindaco a processo

Ecocentro, l’ex sindaco a processo

Arzachena, Ragnedda e due dirigenti accusati di non avere le autorizzazioni

14 settembre 2018
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ARZACHENA. Si è aperto ieri il processo a carico dell’ex sindaco di Arzachena Alberto Ragnedda e dei dirigenti del settore ambientale Antonio Era e Libero Meloni, citati a giudizio davanti al giudice monocratico del tribunale di Tempio. La vicenda giudiziaria riguarda l’ecocentro di Cannigione. La Procura contesta all’ex primo cittadino, difeso dall’avvocato Gerolamo Orecchioni e ai due dirigenti comunali, assistiti dagli avvocati Sara Migliore (per Antonio Era) e Stefano Forgiarini (per Libero Meloni), di avere, in concorso tra loro, consentito in assenza di autorizzazioni la realizzazione e gestione a Cannigione ad opera della società Cosir srl dell’impianto di gestione dei rifiuti. Impianto presidiato, recintato e attrezzato con cassonetti per la raccolta di tutte le tipologie di rifiuti. Questa l’ipotesi accusatoria dalla quale l’ex sindaco e i due dirigenti comunali dovranno difendersi durante l’istruttoria dibattimentale che si è aperta davanti al giudice Camilla Tesi con le richieste di rito da parte delle difese e del pm Maria Antonietta Bacciu. Una vicenda sfociata nel penale dopo che l’ ecocentro era stato al centro di una dura contestazione da parte di un gruppo di cittadini e anche nel mirino di un ricorso al Tar da parte del condominio Residenza Mediterranea. Ricorso respinto dal tribunale amministrativo che aveva dichiarato legittimo il progetto del Comune. Nell’agosto del 2015, circa 25 villeggianti di Cannigione, proprietari di seconde case, si erano piazzati davanti all'ingresso della struttura comunale poco prima della sua apertura, impedendo l'accesso a chi aveva in mano i sacchetti di immondizia: protestavano per il cattivo odore e il rumore dei vetri rotti quando i rifiuti venivano gettati nei contenitori. I primi quattro testi saranno sentiti il 14 febbraio 2019. (t.s.)

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