La Nuova Sardegna

Olbia

La storia di un trapiantato incanta la giuria

La storia di un trapiantato incanta la giuria

Antonio Masoni brilla a un concorso letterario nazionale: la sua opera è l’unica premiata nell’isola

14 settembre 2018
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TEMPIO. Racconta la sofferenza, ma, nello stesso tempo, inneggia alla vita, facendolo con quel garbo e con una padronanza di tecniche che sanno come sollecitare l’ascolto e l’attenzione.

Deve avere sicuramente pensato questo, o comunque qualcosa di simile, la giuria del Premio nazionale Quirino Maggiore che, dopo averlo letto e valutato, ha inserito il racconto di Antonio Masoni nella decade delle migliori opere letterarie iscritte al concorso. Sesta in assoluto, l’opera di Masoni, tempiese, curatore di un blog molto seguito in Gallura, è risultata l’unica premiata in tutta l’isola. A rendere speciale il premio è la finalità che lo ispira e quanto gravita attorno a questa.

La prima edizione del Premio Quirino Maggiore, dedicata a Franca Pellini, storica fondatrice dell’Aned, aveva infatti il compito di spingere gli autori a misurarsi sul tema della malattia nefrologica.

Con grande sorpresa degli stessi organizzatori (l’Aned si occupa dal 1972 di sostenere i pazienti nefropatici, dializzati, trapiantati e le loro famiglie), il concorso, articolato in tre sezioni (narrativa, poesia e fotografia), ha fatto registrare centinaia di adesioni.

Con “Una storia di ordinaria compassione” Masoni è risultato tra i primi e i più apprezzati.

Anche se si tratta di un premio letterario, parlare di fiction non sarebbe esatto. Quelle che sono state raccontate sono storie vere, storie in cui si parla di sofferenza ma anche di speranza. Storie che Antonio Masoni ben conosce.

«Sedici anni fa - racconta -, era il 6 aprile del 2002, a causa di una patologia nefrologica, susseguente ad un diabete vecchio di venticinque anni che mi ha portato alla dialisi, fui trapiantato di rene e pancreas a Roma, al Policlinico Umberto 1°. Da allora - chiude Antonio Masoni - la mia vita è cambiata, in meglio ovviamente».

Un segno di questo cambiamento lo scrittore tempiese lo toccherà con mano il prossimo 23 settembre a Firenze, a Palazzo Vecchio, dove si svolgerà la premiazione del concorso.

Del fatto è venuta a conoscenza anche la dirigenza della Assl di Olbia che ha deciso di inserire Masoni tra i relatori di un convegno in programma in autunno. Sarà un’occasione per raccontare più mondi: quello della malattia e quello dell’arte che può contribuire efficacemente al recupero della persona. «Narrativa, poesia e fotografia - dichiara Antonio Masoni - faranno parte dei supporti psicologici che l'azienda della salute metterà a disposizione dei malati per alleviarne i disagi e rendere meno amara la loro patologia». (g.pu.)

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