La Nuova Sardegna

Olbia

Provincia Gallura, si va alla battaglia ma divisi

di Serena Lullia
Le sede della Provincia Gallura
Le sede della Provincia Gallura

Nizzi (Fi): per il referendum non c’è tempo. Meloni (Pd): elezioni da spostare in primavera 

16 settembre 2018
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OLBIA. La crociata per la provincia Gallura bis parte già divisa. Le Regionali dietro l’angolo rischiano di non fare bene alla causa autonomista. La data del 15 ottobre come scadenza ultima per eleggere i Consigli provinciali sardi, compreso quello di Sassari in cui confluirebbe Olbia, fa salire la tensione. Il consigliere regionale Pd, Giuseppe Meloni, rassicura. «C’è la volontà della Regione di posticipare la data alla primavera». Ma il sindaco Settimo Nizzi va all’attacco. «La commissione esamini subito la proposta di legge per far rinascere la nostra provincia. I partiti che non sono d’accordo lo dicano e se ne assumano la responsabilità».

No al referendum. Come piano B il consigliere Meloni aveva lanciato una proposta di legge statutaria. Uno strumento normativo per consentire a un certo numero di comuni con un tot di popolazione di indire un referendum per scegliere se diventare provincia. Idea bocciata da Nizzi. «Tempi lunghi, non c’è tempo. Noi dobbiamo fare in modo che la proposta di legge per far rinascere la provincia del nord est arrivi in Consiglio regionale subito – afferma –. Di certo, se le elezioni venissero confermate per il 15 ottobre noi non andremo a votare. E spero che questa posizione sia condivisa da tutti i sindaci. Da qui dipende il futuro della Gallura e del Monte Acuto». Il sindaco azzurro rilancia il pressing sui partiti. «I consiglieri regionali e i capigruppo devono chiedere con forza che la data del 15 ottobre venga rinviata – attacca Nizzi –. In caso contrario dovranno spiegarlo tra cinque mesi al corpo elettorale perché è stata soppressa la nostra provincia, ma ne è stata istituita un’altra. Non chiediamo trattamenti di favore. Solo di continuare ad autodeterminarci come abbiamo sempre fatto. C’è una proposta di legge in commissione. I partiti ne prendano atto. FI la sosterrà sia in commissione che in Consiglio».

Partiti divisi. «Che la Gallura meriti l’autonomia è risaputo – aggiunge Meloni –. Ma al di là di momenti come questo, quando si avvicina una scadenza, a differenza del sottoscritto che è intervenuto più volte in commissione a microfoni accesi, nessuno ha fatto qualcosa per calendarizzare la proposta di legge. Sono disposto a lavorare in modo unitario per trovare una soluzione che ci porti alla riconquista della provincia che ci è stata sottratta dal referendum voluto da Cappellacci e confermato da una legge dell’attuale amministrazione regionale che io non ho votato. Non sono invece disposto a vedere utilizzato un tema così importante per raschiare qualche voto in più».

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