Detenzione e spaccio in Gallura in tredici finiscono davanti al gup
di Tiziana Simula
Il giro di cocaina, hascisc e marijuana era stato stroncato nel 2016 e aveva come epicentro Berchidda La Procura di Tempio ha chiesto il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare è stata fissata per maggio
21 settembre 2018
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OLBIA. L’accusa per tutti e tredici, in concorso tra loro, è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Cocaina, hascisc e marijuana che, stando al capo d’imputazione della Procura di Tempio, veniva acquistata da quelle che erano ritenute le figure più importanti del gruppo e ceduta a loro volta per la successiva commercializzazione.
Un giro di droga in Gallura, con epicentro Berchidda, che gli investigatori avevano stroncato all’inizio dell’estate del 2016. I fatti contestati sono stati commessi nel periodo che va da marzo a maggio 2016.
Il sostituto procuratore di Tempio Ginevra Grilletti ha chiesto il rinvio a giudizio per i tredici galluresi.
L’udienza preliminare dove si deciderà l’eventuale rinvio a giudizio è stata fissata per il 9 maggio 2019.
A finire nei guai sono Antonio Stefano Casu noto “Tonio”, domiciliato a Berchidda, Michele Doneddu, anche lui residente a Berchidda, così come Gian Domenico Salis.
E ancora: Francesco Giovanni Deiana residente a Loiri Porto San Paolo, Giacomo Manzoni, residente a Berchidda, Pietro Flauto di Olbia, Peppino Cimino, residente a Monti, Andrea Spanu di Oschiri, Fouad El Battakh, marocchino, residente a Olbia, Mario Cocco, anche lui residente a Olbia, Giandomenico Sini, noto Gianni, di Berchidda.
Infine, Antonio Doneddu, residente a Berchidda, e Dashmir Hoxha, albanese, residente ad Olbia, quest’ultimo accusato di aver minacciato prima attraverso un messaggio e poi con una telefonata, un 44enne di Berchidda, intimandogli di dargli dei soldi entro una certa data.
I tredici galluresi sono difesi dagli avvocati Cristina Cherchi, Mario Perticarà, Giampaolo Murrighile, Brunilda Sanna Mucaj, Nicola Ragnedda e Giuseppe De Meo.
Un giro di droga in Gallura, con epicentro Berchidda, che gli investigatori avevano stroncato all’inizio dell’estate del 2016. I fatti contestati sono stati commessi nel periodo che va da marzo a maggio 2016.
Il sostituto procuratore di Tempio Ginevra Grilletti ha chiesto il rinvio a giudizio per i tredici galluresi.
L’udienza preliminare dove si deciderà l’eventuale rinvio a giudizio è stata fissata per il 9 maggio 2019.
A finire nei guai sono Antonio Stefano Casu noto “Tonio”, domiciliato a Berchidda, Michele Doneddu, anche lui residente a Berchidda, così come Gian Domenico Salis.
E ancora: Francesco Giovanni Deiana residente a Loiri Porto San Paolo, Giacomo Manzoni, residente a Berchidda, Pietro Flauto di Olbia, Peppino Cimino, residente a Monti, Andrea Spanu di Oschiri, Fouad El Battakh, marocchino, residente a Olbia, Mario Cocco, anche lui residente a Olbia, Giandomenico Sini, noto Gianni, di Berchidda.
Infine, Antonio Doneddu, residente a Berchidda, e Dashmir Hoxha, albanese, residente ad Olbia, quest’ultimo accusato di aver minacciato prima attraverso un messaggio e poi con una telefonata, un 44enne di Berchidda, intimandogli di dargli dei soldi entro una certa data.
I tredici galluresi sono difesi dagli avvocati Cristina Cherchi, Mario Perticarà, Giampaolo Murrighile, Brunilda Sanna Mucaj, Nicola Ragnedda e Giuseppe De Meo.