La Nuova Sardegna

Olbia

Il porto cambia volto banchine più ampie e spazio ai diportisti

di Walkiria Baldinelli
Il porto cambia volto banchine più ampie e spazio ai diportisti

Anche la Regione e la Capitaneria dicono sì al Comune: vanno avanti i progetti di ampliamento e riqualificazione

02 ottobre 2018
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PALAU. Il porto e la sua valorizzazione sono sempre più al centro della pianificazione strategica del comune di Palau. Regione e Capitaneria di porto sposano la proposta del progetto comunale di ampliamento e riqualificazione dello scalo di Palau. È stato illustrato alle autorità regionali e portuali nel primo tavolo tecnico dal sindaco Franco Manna, dagli assessori comunali e dai consiglieri di maggioranza. Il disegno rimodulato del porto, tra l'altro, conta l'ospitalità di imbarcazioni sotto i 7 metri, attraverso la portualità a secco, ma anche di dimensioni più ampie, da 20 sino a navi di 60 metri. Per favorire una migliore accoglienza turistica e andare incontro alle esigenze di quanti compiono rotte commerciali.

Il progetto. «Con il tavolo regionale delle infrastrutture abbiamo analizzato e condiviso quattro aspetti – spiega il primo cittadino -. I collegamenti commerciali verso La Maddalena devono essere collocati sulla testata, nella parte frontale del porto. Vanno aumentate le dimensioni della banchina. E posizionati gli attracchi commerciali dei traghetti che fanno la spola giornaliera tra le due isole. La darsena a est sarà adibita all'accesso di navi turistiche da 20 a 60 metri». «Mentre quella a ovest, – aggiunge il sindaco Manna – a sinistra della stazione marittima verso Palau Vecchio, sarà incrementata e riservata alla nautica da diporto. È stata una riunione proficua, le parti coinvolte hanno condiviso la nostra proposta, che punta anche a una riqualificazione e valorizzazione dell'intera area portuale».

I numeri. Tanta attenzione da parte dell’amministrazione e tanta progettualità sono giustificate dal fatto che il porto di Palau è uno dei punti cardine per l'economia del territorio. Ogni anno i dati evidenziano e collocano lo scalo tra i più importanti della Sardegna per volumi di traffico passeggeri e merci. Appartiene al ministero dei trasporti e delle infrastrutture che per la parte commerciale lo ha affidato alla gestione regionale, mentre quella turistica è in mano all’amministrazione Comunale di Palau. L'ente locale ha una concessione sino al 2020. E l'amministrazione Manna non vuole farsi trovare impreparata. «Il trasporto da e per La Maddalena deve essere una risorsa anche per il comune di Palau – spiega il sindaco, che snocciola dati -. La media annuale calcolata su triennio 2015-2018 è di circa un milione 300mila passeggeri, 540mila automezzi, 280mila tonnellate di merci movimentati. È un'area portuale importante se si considera che Olbia Isola Bianca conta tre milioni 100mila presenze annue».

Numeri alla mano, Palau è dunque uno scalo sottodimensionato per il traffico notevole che genera. Dal punto di vista occupazionale, poi, sono 180 i dipendenti impegnati nel settore, tra compagnie di navigazione, stazione marittima, box informazioni e biglietteria del flusso di linea». Sinergia. Il porto incluso nel piano regolatore generale fa parte del più ampio progetto strategico che va inserito nel Piano urbanistico comunale. «Come promesso ai concittadini durante la campagna elettorale – commenta il sindaco Manna –, nei primi 100 giorni del nostro mandato stiamo portando avanti alcune priorità per Palau, compresa questa fattiva collaborazione con gli enti preposti per la stesura di un progetto concreto del porto, integrato con i bacini diportistici, turistici e commerciali. L'obiettivo è quello di ridisegnare lo scalo in funzione dei prossimi 20 anni, mentre per la gestione comunale puntiamo a ottenere una concessione di 50 anni».

Tra una quindicina di giorni è convocato il secondo tavolo tecnico, attivato dall'assessorato regionale dei Lavori pubblici, Capitaneria di porto, tecnici e amministrazione comunale, per revisionare ancora più nel dettaglio la bozza del progetto.

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