La Nuova Sardegna

Olbia

Luras, valanga di aiuti per Mario:«Non devi vergognarti»

Sebastiano Depperu
Luras, valanga di aiuti per Mario:«Non devi vergognarti»

La storia del giovane con pochi centesimi in tasca ha colpito tutti. Il direttore del museo Galluras che ha raccolto lo sfogo: mobilitazione incredibile

07 ottobre 2018
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LURAS. La povertà, quella nascosta, che ha paura di mostrare la sua faccia, colpisce la gente. Se ne parla. Qualche giorno fa, Pier Giacomo Pala, proprietario del museo "Galluras" di Luras ha raccontato la confidenza di Mario (nome di fantasia), un giovane che si trova in difficoltà economica, che vive con la mamma e che fatica ad arrivare a fine mese.

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In molti, hanno contattato il proprietario del museo per sapere come fare per dare una mano. «Tante persone mi hanno scritto e chiesto come poter aiutare Mario. Il quale, però, non vuole farlo sapere in giro. Una volontà da rispettare, ma è comunque importante sapere che tante persone si stanno mobilitando per dare un aiuto. Sì, in tanti hanno espresso il desiderio di fare offerte da girare a lui, e in molti si sono dichiarati disponibili a donare alimenti o indumenti. La settimana scorso io stesso, ho portato a Mario e alla madre una bombola del gas e altre cose che servivano. Perché questa è una situazione che conosco da tempo».

Pier Giacomo Pala fa solo da tramite per aiutare Mario e racconta di tante, ma veramente tante persone che vogliono aiutarlo: ha ricevuto anche chiamate o messaggi dall'estero.

Anche le istituzioni non stanno a guardare. «Il Comune di Luras c’è, pronto a dare risposte, se c’è richiesta d’aiuto - spiega il sindaco Marisa Careddu -. Ecco, se chi è in difficoltà riponesse fiducia in questo settore, capirebbe che chiedere aiuto in un periodo di difficoltà non è una vergogna, che la risposta arriva, perché se ne ha diritto. Noi ci siamo per Mario, come per tanti altri». Il primo cittadino spiega, inoltre: «Sento forte il dovere di dire che il Comune di Luras, annualmente in bilancio, destina al settore sociale un milione e 200mila euro. Si aiutano tutti coloro che rientrano in una fascia di fragilità: gli anziani in casa di riposo, gli anziani soli in casa, i disabili, i minori in difficoltà, i malati con diverse patologie, i pazienti con disturbi mentali, i ricoverati in strutture di lungo degenza. Poi c’è il reddito di inclusione sociale: in questa linea rientrano i nuclei familiari in difficoltà. Oggi sono poche le famiglie che non hanno difficoltà, mentre tanti sono i problemi che le attanagliano (mancanza di lavoro, licenziamenti, donne sole a tirar su la famiglia, malattie) Il settore sociale interviene, con discrezione e con delicatezza. E questo è importante ribadirlo».

Il discorso del sindaco di Luras vale per ogni Comune e per ogni persona che ha bisogno: non è vergogna chiedere aiuto.
 

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