La Nuova Sardegna

Olbia

Incidente nel mare della Corsica: occhi puntati sulle Bocche

Incidente nel mare della Corsica: occhi puntati sulle Bocche

La Maddalena, il sindaco Montella riaccende i riflettori sulla fragilità dello stretto. «Tutte le navi sono un pericolo. Si incentivi il servizio dei piloti a bordo delle navi»

09 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





LA MADDALENA. Un paradiso fragile, che ancora una volta, per fortuna, osserva il disastro solo da spettatore. L’arcipelago maddalenino resta in apprensione per l’incidente avvenuto tra due navi al largo della Corsica ma può tirare un sospiro di sollievo. L’eden isolano non è stato toccato dalla macchia di carburante fuoriuscito durante l’impatto dalla porta container Virginia. «Ma quanto accaduto – dichiara il sindaco Luca Montella – riporta doverosamente il pensiero a quanto noi sardi e gli amici corsi viviamo giornalmente rispetto al traffico internazionale marittimo nelle Bocche di Bonifacio, dove le Nazioni unite hanno da diversi anni dato delle raccomandazioni per avere la massima tutela possibile per questo paradiso naturale. Misure che purtroppo non sono ancora pienamente operative». Un problema reale e concreto che però compare e scompare dalle agende dei Governi. «L’ incidente – continua il Sindaco Montella – ci dice che non sono solo le navi cisterna il problema, ma tutte le navi di certe dimensioni, le quali mettono l’ambiente a rischio solo già solo per il combustibile per la trazione che trasportano nei loro serbatoi. Uno sversamento nero di oltre 13 chilometri quadrati di idrocarburi nell’arcipelago maddalenino non possiamo permettercelo. Auspichiamo ora che qualcosa si muova, prima e non dopo, magari incentivando, come richiesto dall’Organizzazione Marittima Internazionale anche l'impiego del pilota a bordo per il transito nelle Bocche di Bonifacio, dove transitano annualmente oltre 3mila navi, di cui circa l’80 per cento considerate ad alto rischio ambientale proprio per il combustibile a bordo». Nel mese di maggio, nel corso del Forum del lusso, a Porto Cervo era stata lanciata la proposta di un servizio sperimentale biennale di “pilotaggio raccomandato” per contrastare i pericoli della navigazione nelle Bocche di Bonifacio. Un progetto da un milione di euro, con Santa Teresa come ipotetica sede del presidio a difesa del braccio di mare che separa Sardegna e Corsica. Era stata lanciata dall’associazione nazionale Fedepiloti e accolta con favore anche dal sindaco Stefano Pisciottu.

«Il Comune della Maddalena – conclude il sindaco Montella – da tempo ha confermato il suo pieno sostegno al progetto internazionale di tutela attraverso le Misure associate di protezione dedicate all’Area di mare particolarmente sensibile, Pssa, delle Bocche di Bonifacio. Unico sito del Mediterraneo ad aver avuto questo importante riconoscimento. Dalla salvaguardia delle Bocche dipende il benessere, non solo dell’area in questione, ma di tutta la regione Sardegna e dell’Italia. Parlo di ambiente ma anche del sistema economico-sociale e del trasporto via mare». (w.b.)



In Primo Piano

Video

Olbia, la città saluta Gabriele Pattitoni: in migliaia al funerale del 17enne morto dopo un incidente

La memoria

Inaugurato a Cabras il murale per ricordare la scrittrice e intellettuale Michela Murgia

Le nostre iniziative